martedì 2 settembre 2014

Ernesto Olivero - Per una chiesa scalza - Esempio di intuizioni



Testo tratto dal libro di Ernesto Olivero – Per una chiesa scalza, da capitolo intitolato Il Sermig è nato di notte, in cui l’autore spiega come dopo 15 anni di attività si è trovato a dover prendere una decisione di fronte a se stesso e a Dio sul continuare o meno questa avventura.
Spiega i pensieri e le considerazioni fatte.
La strategia scelta.
Si intuiscono i criteri guida delle sue scelte che restano fondate sulla fede in Dio e sull'amore per la sua Parola, la Scrittura.
Queste righe sono un esempio semplice di come la sapienza della Parola può trasformarsi in scelte concrete di vita ed illuminare il senso del cammino di una persona. Una pagina utile per chi di noi si trova, come tante volte la vita richiede, a dover scegliere cosa fare e come farlo.


“Mi pare di poter dire che il Sermig sia partito veramente quella notte, quel venerdì 13 aprile. Dopo 15 anni di attività di riunioni e di incontri fatti insieme, mi rendevo conto che quella sera dovevo decidere: Ernesto ci stai o non ci stai? Lo fondi o lo lasci? Si o no?
… Ebbi una visione, in prospettiva, di cosa mi sarebbe potuto capitare…
Nella mia mente feci un ragionamento: “ Ernesto – mi dissi – le cose vanno diversamente da come pensavi”. Eppure io lo pensavo già il Sermig, volevo abbattere la fame nel mondo. Ma quella sera, quella volta mi fu tutto più chiaro. “ Se accetti di continuare questa storia, anzi di iniziarla finalmente, devi cambiare carattere, devi spegnere il Vesuvio che c’è in te. Poi ci vorranno un sacco di soldi che non abbiamo. Da chi li vuoi? Dai politici, da imprenditori, ammesso che te li diano?”. Lasciai che l’istinto parlasse:” Da loro non voglio niente. Se vogliono portare delle offerte li ringrazierò, ma sono convinto che se sto costruendo un’opera di Dio, se da questa sera nasce veramente un’opera di Dio, la gente se ne accorgerà e mi aiuterà”.
Le opere di Dio, la gente, credente o non credente, le riconosce.
Poi, un altro pensiero venne incontro:” Tu vuoi diventare una persona o un personaggio? Lo sai che anche facendo del bene ci si può montare la testa”.
Da un po’ di anni tenevo la Bibbia sempre con me. C’era un personaggio della Scrittura, che mi inquietava. Alla faccia della sapienza di Salomone! Le storie si giudicano alla fine. Lui si era sentito dire da Dio in persona che avrebbe avuto il dono della saggezza e sarebbe stato il più grande di tutti, alla fine si montò la testa.
Decisi con coscienza e lucidità di mente di fondare il Sermig.
Con coscienza decisi di cambiare il mio carattere, da impulsivo a meditativo, silenzioso. Con consapevolezza decisi di trovare un metodo infallibile per non montarmi la testa. E credo che quella notte, mentre tornavo a casa con la mia Mini – la guidavo quasi ballando per la contentezza – decisi di darmi un decalogo in cinque punti.
Primo: pregare molte ore al giorno, perché quando preghi non dici stupidaggini.
Secondo: non prendere mai una decisione senza che un uomo, una donna di Dio ti dicano dei sì o dei no. È Dio che conta, non l’io.
Terzo: farsi dominare dai giovani che crescono nella fedeltà a Dio, dare loro responsabilità anche superiori alle mie.
Quarto: non essere abbinato a nessun partito politico. Chiedere alla politica profezia, miracoli, ma non favori di cui potrei vergognarmi.
Quinto: pubblicare sempre i bilanci, per essere inattaccabile.

Quella sera, anzi quella notte, anzi quel 13 aprile divenuto ormai 14 aprile, mattino presto decisi di dire sì al Signore, di affidarmi a Lui. Non mi sono mai pentito. Ho pianto tante volte, ho conosciuto la disperazione tante volte, il tradimento di alcuni che consideravo amici. Il dolore mi ha fatto solo piangere, ma non mi ha catturato. Non mi ha impedito di abbandonarmi veramente a Dio e l’io tante volte sono riuscito a metterlo a tacere. Quella notte fondare il Sermig, anzi lasciai fare a Dio e promisi da quella sera, da quel mattino, di non rovinare troppo quell’avventura di Dio.


Il testo è tratto dal libro Per una chiesa scalza – Ernesto Olivero. Priuli & Verluca Pag. 41-42. 
Si rimane a disposizione per l'immediata rimozione del testo qualora qualcuno degli aventi diritto ne facesse richiesta.

Nessun commento:

IL CAMMINO DELL'UOMO

IL CAMMINO DELL'UOMO
Marcia francescana 25 luglio - 4 agosto 2003