sabato 24 aprile 2021

Padre Emidio Alessandrini - Omelia di Padre Francesco Piloni alle esequie

Sentire raccontare di un uomo è sempre diverso dall'averlo conosciuto e averci parlato, averci passato del tempo...
Molto spesso non rende l'idea. Però certo da questa omelia si sente che Emidio ha trovato nella sua vita qualcosa di bello e che chi lo ha conosciuto se ne è accorto. Il link dove spiegare l'omelia tenuta durante i funerali da Padre Francesco Piloni ad Assisi.




  20 aprile 2021, ore 19:30

Ieri è morto padre Emidio Alessandrini. E' stata una notizia improvvisa. E così ho scoperto che anche molti conoscenti, amici e persone care lo conoscevano perché ci avevano parlato, perché avevano ricevuto un aiuto ed erano rimasti in contatto con lui o ne conservano un bel ricordo. Come accade con qualcuno che ti ha dato una dritta importante per la tua vita e che magari ti ha indicato come uscire da un periodo buio in cui non vedevi chiaro o come superare una situazione difficile. E lui ha fatto così con tante persone. Per anni. Nel silenzio. Lo potevi incontrare lì, al primo confessionale a destra nella Basilica di Sant Antonio a Via Merulana, nei suoi turni di confessione. Sempre con un sorriso, con affetto, dolcezza. E con sapienza. Intelligenza. Anche un pò di scanzonata ironia, sempre rivolta verso il male, mai verso la persona che aveva davanti. Elaborava sintesi illuminanti e te le metteva lì, per aiutarti. Per indicarti dove trovare la via d'uscita. Siamo in tanti e tante che ora continuiamo ed essergli grati. E che rimaniamo così, interdetti. Dispiaciuti di non averlo potuto salutare e non poterci più parlare. Non ci resta che sperare in una seconda possibilità.

A chi mi fa le condoglianze dopo aver letto questo avviso su Fb, con un minimo di imbarazzo cerco di spiegare questo:

non so come spiegare meglio... Non sono triste, per me. Anche perché poi ci stanno persone molto più vicine di me che hanno motivo di soffrire molto più di me come i parenti, amici stretti, amici di una vita. Più che altro come tanti altri che lo hanno conosciuto è come se si sentisse il desiderio e anche la responsabilità di dirlo alle persone che non lo hanno conosciuto, che esistono persone così. Persone belle! Persone che illuminano! Persone che se ne vanno e sembra a tanti nella città di Roma che se ne sia andata una persona cara. Una persona che però non era un divo, un calciatore. Era un frate che confessava a Via Merulana. Sapeva un sacco di cose. Conosceva l'animo umano. Studiava. Amava la psicologia. Era appassionato di fotografia, di arte, di storia. Cinema. Era luminoso e tante persone oggi sanno che lui ha avuto un ruolo determinante nelle loro vite. Magari attraverso una battuta, uno scambio di parole, un libro consigliato, un suggerimento, ha contribuito in maniera pratica al loro bene. Per questo non è un dolore personale. E' qualcosa che accade. Che un frate a Roma muore e un sacco di gente rimane così, come quando ti muore un padre, un fratello, un amico.


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