lunedì 20 ottobre 2014

Franco Nembrini - Dante e l'educare tornano ad essere una goduria.


" Cerco il prof. Nembrini". Una telefonata che lo coglie in Africa. In Sierra Leone, dove un suo amico Padre Berton lo ha coinvolto in alcuni progetti di promozione umana e lui sta, durante le vacanze, dando un contributo alla nascita di una scuola.

"Sono io, lei chi è?" risponde Nembrini. Dall'altro lato della cornetta una risposta chiara: " Roberto Benigni". E’ il noto attore, ma Franco non lo riconosce, pensa che sia il genitore di qualche suo alunno e gli spiega che sta in Africa e che sarebbe meglio risentirsi con calma una volta rientrato a Bergamo. Prima di attaccare, non avendo individuato bene di quale alunno il Sig. Benigni sia il genitore, si fa spiegare meglio con chi sta parlando. A quel punto sente gridare con l’inconfondibile dialetto toscano: “ Ma come l’attore!”.  E così viene a sapere che i suoi libri su Dante sono arrivati in qualche modo a casa di Robero Benigni che quella notte, incuriosito ed colpito dal pregio di quei testi, li ha letti tutti d’un fiato. E' l'inizio di un'amicizia. E Roberto Benigni sarà ispirato da quella lettura per la nota iniziativa di parlare della Divina Commedia a tutti gli italiani, ma questa affermazione Franco Nembrini dice che è un po' un'esagerazione.

Racconti eccezionali eppure estremamente umani, vicini a chi li ascolta.

Su youtube si possono trovare diversi video: incontri, interviste, interventi.
In questo video-intervista della trasmissione A sua immagine 


ci si può fare un'idea di come si presenta Franco Nembrini.

I grandi filoni di cui tratta nei suoi incontri presentano questi titoli: El Dante, Ho visto educare, e Miguel Manara.

Dante, spiega Nembrini, è il poeta con cui si parla della vita, dei problemi, del senso da dare alle cose, ai soldi, al lavoro, all’amicizia, all’amore.
La lettura di Dante assomiglia in realtà ad una chiacchierata con amici in cui il prof. racconta come lui dialoga con Dante, delle grandi domande che pone al poeta e di come lui risponde.
I ragazzi rimangono affascinati e con loro, in una sorta di contagio, anche tutti coloro che si imbattono in queste chiacchierate.
Fare esperienza di una luce, di una positività, di una bellezza in tutti i campi della vita: da quello affettivo  al rapporto con il lavoro. La vita insomma, in tutte le sue sfaccettature.
Le corde giuste si possono toccare e i ragazzi sempre assetati delle risposte alle domande ai problemi grandi e concreti della vita si appassionano.
La proposta è semplice quanto grande ed entusiasmante: “ Vi dico perché leggo Dante, vi dico che dialogo ho con Dante e proviamo a fare un pezzo di strada insieme”.

E la risposta dei ragazzi non tarda: “ Sentire Dante spiegato da Franco Nembrini è una goduria” dice una ragazza ventenne nell’intervista. E lui risponde subito dicendo: “ Sai perché? Perché si capisce poco, ma è Dante stesso che parla di una goduria! I ragazzi la vita se la vogliono godere e invece soffrono molto”. E così appare chiaro che quando i ragazzi trovano qualcuno, Dante in questo caso, che gli indica la via per andare verso una felicità vera, che non tradisce le promesse fatte, farebbero di tutto per non perdere l’occasione per imparare questo segreto.

La lettura Dante è evidentemente legata all’altro grande tema affrontato, quello educativo.
Franco Nembrini si definisce una persona che ha visto educare. E spesso riporta esempi concreti tratti dalla sua lunga esperienza di insegnante. Un episodio raccontato è quello


sull’alunno più cretino della scuola che trovata la sua strada si risveglia dal suo torpore e come dice il ragazzo stesso  trova lo spunto per uscire fuori dalla “m…. che mi circonda”.

Franco Nembrini, dopo una carriera di professore nella scuola statale è diventato  il rettore della  scuola La traccia di Calcinate a Bergamo che qui è presentata.



In programma numerosi incontri ( per lo più gratuiti o molto accessibili)  a Roma nei prossimi mesi. Per gli appuntamenti si può consultare questa pagina Facebook.

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