lunedì 27 aprile 2020

Francesco De Gregori - Viaggi e miraggi

Dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da considerare,
Come del resto alla fine di un viaggio
C'è sempre un viaggio da ricominciare.
Bella ragazza, begli occhi e bel cuore,
Bello sguardo da incrociare,
Sarebbe bello una sera doverti riaccompagnare.
Accompagnarti per certi angoli del presente,
Che fortunatamente diventeranno curve nella memoria
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
Ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.
Perciò partiamo, partiamo che il tempo è tutto da bere,
E non guardiamo in faccia nessuno che nessuno ci guarderà.
Beviamo tutto, sentiamo il gusto del fondo del bicchiere
E partiamo, partiamo, non vedi che siamo partiti già?
E andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali,
O a Milano con i suoi sarti ed i suoi giornali,
O a Venezia che sogna e si bagna sui suoi canali
O a Bologna, Bologna coi suoi orchestrali.
E andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali,
O a Milano con i suoi terroni settentrionali,
Oppure a Modena coi suoi motori fenomenali,
O a Bologna, Bologna coi suoi orchestrali.
Dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da desiderare,
Come del resto alla fine di un viaggio,
C'è sempre un letto da ricordare.
Bella ragazza ma chi l'ha detto che non si deve provare?
Ma chi l'ha detto che non si deve provare a provare?
Così partiamo, partiamo che il tempo potrebbe impazzire,
E questa pioggia da un momento all'altro potrebbe smettere di venir giù.
E non avremmo più scuse allora per non uscire.
Ma che bel sole, ma che bel giallo, ma che bel blu!
Perciò pedala, pedala che il tempo potrebbe passare,
E questa pioggia paradossalmente potrebbe non finire mai.
E noi con questo ombrelluccio bucato che ci potremmo inventare?
Ma partiamo, partiamo, non vedi che siamo partiti ormai?
E andiamo a Genova coi suoi spiriti musicali,
O a Milano con i suoi sarti e i suoi industriali,
Oppure a Napoli con i suoi martiri professionali,
O a Bologna, Bologna coi suoi orchestrali.
E andiamo a Genova coi suoi svincoli musicali,
O a Firenze coi suoi turisti internazionali,
Oppure a Roma che sembra una cagna in mezzo ai maiali,
O a Bologna, Bologna coi suoi orchestrali.


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