giovedì 13 ottobre 2011

Sukkot - Festa delle capanne o Tabernacoli

( 13-20 Ottobre 2011)

La festa di Sukkot, a differenza di Pesach e Shavuot che richiamano eventi specifici, non richiama nessun evento particolare, ma i quarant'anni che il popolo d'Israele ha trascorso camminando nel deserto, prima di arrivare alla terra promessa.
Il nome Sukkot deriva da Sukkah, la capanna o dimora temporanea che gli Ebrei costruiscono per la settimana in cui ricordano tale ricorrenza. La Sukkah richiama le fragili tende nelle quali gli Ebrei vivevano durante il cammino nel deserto. Diversamente dalle tende, oggi la Sukkah è sprovvista  di tetto. La parte alta della Sukkah è coperta da foglie e rami, distesi in modo diradato per permettere alle persone  di vedere il cielo.
Durante la settimana di Sukkot gli Ebrei lasciano la comodità delle loro case ed esprimono la loro fiducia a Dio, vivendo alcuni momenti della giornata sotto la Sukkah.
Per molti ebrei questo significa consumare lì i pasti, mentre altri, più tradizionalisti o semplicemente più disponibili all'avventura, si trasferiscono totalmente nella Sukkah e vi dormono per tutta la durata della festa.
Costruire una capanna  può rappresentare una simpatica esperienza per le famiglie; i bambini si divertono decorandola con immagini  e frutti pendenti dal soffitto.
Anche Sukkot ha un significato legato al mondo  della natura: è infatti la festività del raccolto. Per richiamare quest'aspetto, quattro specie di vegetali ( Arba minim) vengono raccolte e legate insieme, mentre si marcia in processione intorno alla sinogoga, ripetendo l'antico rito di Sukkot che si svolgeva nel tempio. I quattro vegetali sono: un ramo di palma, le foglie di salice, le foglie di mirto ed infine un raro agrume chiamato Etrog. I rabbini offrono diverse spiegazioni riguardo al significato simbilico di queste piante: esse vengono viste  come il simbolo di quattro tipolodie diverse di Ebrei, o di quattro parti del corpo umano. Sempre i rabbini sottolineano l'importanza dell'unità e la ricchezza della diversità, applicandole sia alla comunità sia alla singola personalità.

Come per Pesach, solo nel primo e nell'ultimo giorno di Sukkot non può essere svolto nessun tipo di lavoro. L'ultimo giorno è noto come Shmini Atseret ( 20 ottobre 2011) e coincide con l'inizio della stagione piovosa in Israele; si celebra infatti la speciale preghiera per la pioggia.

Subito dopo la festa ( o durante lo stesso giorno in Israele) viene celebrato uno dei giorni santi più importanti del calendario ebraico: il giorno di Simchat torah (quest'anno cade il 21 ottobre 2011). Questa festa celebra il giorno in cui giunge a termine il ciclo annuale delle letture settimanali della Torah e si avvia il nuovo ciclo.
In sinagoga viene letta l'ultima  sezione del libro del Deuteronomio, seguita dalla lettura dei primi versetti del libro della Genesi, per mostrare come l'apprendimento della Torah sia senza fine. Questo evento è celebrato con molta gioia: vengono presi i rotoli della Torah e portati intorno alla sinogoga  in una solenne processione e nessun bambino torna a casa dalla sinogoga senza aver le tasche piene di dolci e caramelle.

Da Daniel Taub - ABC per conoscere l'Ebraismo - San Paolo

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