martedì 21 giugno 2022

Davide invidiato da Saul - Samuele 17, 57- 18,9.20-30

 PRIMA LETTURA

 
Dal primo libro di Samuele
17, 57 – 18, 9. 20-30
Invidia di Saul verso Davide
   In quei giorni, quando Davide tornò dall’uccisione del Filisteo, Abner lo prese e lo condusse davanti a Saul mentre aveva ancora in mano la testa del Filisteo. Saul gli chiese: «Di chi sei figlio, giovane?». Rispose Davide: «Di Iesse, il Betlemmita, tuo servo».
   Quando Davide ebbe finito di parlare con Saul, l’anima di Giònata, figlio di Saul, s’era già talmente legata all’anima di Davide, che Giònata lo amò come se stesso. Saul in quel giorno lo prese con sé e non lo lasciò tornare a casa di suo padre. Giònata strinse con Davide un patto, perché lo amava come se stesso. Giònata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide e vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco e la cintura. Davide riusciva in tutti gli incarichi che Saul gli affidava, così che Saul lo pose al comando dei guerrieri ed era gradito a tutto il popolo e anche ai ministri di Saul.
   Al loro rientrare, mentre Davide tornava dall’uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d’Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i timpani, con grida di gioia e con sistri. Le donne danzavano e cantavano alternandosi:
«Saul ha ucciso i suoi mille,
Davide i suoi diecimila».
   Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: «Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dato mille. Non gli manca altro che il regno». Così da quel giorno in poi Saul si ingelosì di Davide.
   Intanto Mikal, l’altra figlia di Saul, s’invaghì di Davide; ne riferirono a Saul e la cosa gli piacque. Saul diceva: «Gliela darò, ma sarà per lui una trappola e la mano dei Filistei cadrà su di lui». E Saul disse a Davide: «Oggi hai una seconda occasione per diventare mio genero». Quindi Saul ordinò ai suoi ministri: «Dite di nascosto a Davide: Ecco, tu piaci al re e i suoi ministri ti amano. Su, dunque, diventa genero del re». I ministri di Saul sussurrarono all’orecchio di Davide queste parole e Davide rispose: «Vi pare piccola cosa divenir genero del re? Io sono povero e uomo di bassa condizione». I ministri di Saul gli riferirono: «Davide ha risposto in questo modo». Allora Saul disse: «Riferite a Davide: Il re non pretende il prezzo nuziale, ma solo cento prepuzi di Filistei, perché sia fatta vendetta dei nemici del re». Saul pensava di far cadere Davide in mano ai Filistei. I ministri di lui riferirono a Davide queste parole e piacque a Davide tale condizione per diventare genero del re. Non erano ancora passati i giorni fissati, quando Davide si alzò, partì con i suoi uomini e uccise tra i Filistei duecento uomini. Davide riportò i loro prepuzi e li contò davanti al re per diventare genero del re. Saul gli diede in moglie la figlia Mikal. Saul si accorse che il Signore era con Davide e che Mikal, sua figlia, lo amava. Saul ebbe ancor più paura nei riguardi di Davide, e fu nemico di Davide per tutti i suoi giorni. I capi dei Filistei facevano sortite, ma Davide, ogni volta che uscivano, riportava successi maggiori di tutti i ministri di Saul e in tal modo si acquistò grande fama.
Commento:
E' interessante come nasce l'invidia nel cuore di Saul. Saul ha assistito a come Davide è riuscito ad uccidere Golia. Lo vuole fra i suoi uomini perché pensa che possa tornargli utile e comodo per accrescere e consolidare il suo potere. Lo accoglie nella sua casa e siccome tutto gli riesce, lo pone a capo dei suoi guerrieri. Davide ha l'apprezzamento di tutto l'entourage di Saul.
Ma le donne che gridano il re ha ucciso i suoi mille e Davide i suoi diecimila, Fano emergere un aspetto nuovo non considerato prima dal re. Il prestigio e i successi di Davide in realtà sminuiscono la figura di Saul davanti al suo popolo e questo, lui teme che possa minare il suo potere.
Saul inizia a guardare Davide come un nemico.
Saul macchina per eliminarlo, ma il suo stratagemma non porta al risultato sperato della eliminazione di Davide e anzi sottolinea ancora una volta la capacità di Davide di superare le avversità, gli ostacoli, di sconfiggere i nemici del Signore con il suo aiuto.
Saul si accorge di questo ed inizia a temere Davide. Si accorge che è sostenuto da qualcosa di più forte di lui. Che lui non ha. Che a lui manca. E che lui vorrebbe. Perché il suo desiderio è essere un re forte, amato, ma Davide ha già dimostrato di essere più forte e forse più amato di lui.
Sault quindi ha visto la forza di Davide, ha cercato di usarla per i suoi scopi, non ci è riuscito anzi si è accorto che la forza di Davide è entrata in competizione con il suo progetto, macchina per eliminarlo, non ci riesce, allora lo teme e gli è nemico.
I sentimenti di Saul non sono sentimenti svelabili. Lui li vive nella dimensione della sua coscienza, non sono condivisibili. Lo isolano in pensieri e progetti oscuri, non svelabili. 

Ci sono poi invece le figure luminose di Gionata che riconosce in Davide un anima amabile e vi si lega con sincera e fedele amicizia.
C'è Mikal, la figlia di Saul, che ama Davide profondamente e si lega a lui in matrimonio.
Saul e Mikal non guardano la realtà con delle lenti filtro che la distorcono.
Guardano la realtà per quello che è. Davide riesce in quello che fa, è una bella persona, e loro lo riconoscono e lo apprezzano e lo amano. Non si sentono minacciate da Davide, perché Davide essendo se stesso produce benessere intorno a lui e agli altri.

Saul non ha questa libertà. Saul è schiavo di raggiungere i suoi obiettivi e questo gli impedisce di amare Davide per quello che è. 
In fondo che cosa è che tiene lontano Saul dalla vita vera, bella, di condivisione? La sua paura di perdere il potere. E' legato al potere. E' legato ad essere re, amato e stimato più di tutti. Crede che se non è re, oppure se non è amato e stimato più di Davide la sua vita è una tragedia e vuole difendere questa sua fissa, questa ossessione. 
Ha questa fissazione, questo idolo di essere il numero uno e questo gli impedisce di apprezzare Davide per le sue qualità.
E questo lo mette fuori dalla realtà. Perché non è detto che debba essere il numero uno. 
Lo allontana emotivamente dal figlio Gionata e dalla figlia Mikal e anche dal suo popolo perché non condivide l'amore che esso nutre per Davide.

Basterebbe accettare la realtà per quello che è. Saul è l'opposto di Gionata in questo. Infatti Saul è oscuro e  fa pensieri inconfessabili e non condivisibili, mentre Gionata può vivere pubblicamente i suoi pensieri e i suoi sentimenti. Questi non lo allontanano dagli altri.
Lo allontanano da Saul, ma in realtà è Saul che con i suoi pensieri si allontana dalla realtà delle cose. 

Per ora il Signore ha mostrato già in due occasioni che è su Davide. Che lo sostiene con la sua forza. Che lo precede. Esiste una presenza benevola che ci guida e ci sostiene di fronte ad avversità spesso più grandi di noi. Davide ne è un testimone diretto. 

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