sabato 5 ottobre 2019

Mauro Scardovelli - Mauro Scardovelli

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La dipendenza affettiva è una dipendenza come tante altre. Come quella dal cibo, dalla televisione, dalla televisione spazzatura, dai soldi.
E quindi le dipendenze, sono dipendenze  e vuol dire che io non governo me stesso. E' qualcun altro che mi governa. Una donna, il lavoro, un amico. Sono così. Ma che brutto! Ma che modo di vivere è questo. Sono prigioniero quindi le prime due forme di etica sono:
- la sottomissione per cercare di ottenere la benevolenza dell'altro. Lei mi domina? E allora io mi sottometto ancora di più sperando che lei sia benevola. Bello eh! Funziona? Ehhhhh.
Naturalmente mentre io faccio questa strategia da deficiente, l'altra parte di me si incazza sia con l'altro, ma soprattutto con la parte di me che sono così scemo. Perché dice: " Ma proprio non capisci niente?" ma purtroppo è così.

Ecco ma posso essere anche un noto chirurgo, un noto giornalista, un magistrato. Funziono così lo stesso! La cosa disperante è che oggi si può diventare appunto magistrati, avvocati, presidenti di una grande società, avendo all'interno questo meccanismo. Questo fa paura eh! Che siamo diretti da persone così. Vi aggiungo una cosa.

Gandi che uno dei più grandi filosofi del '900, un filosofo attivo, si è impegnato nell'azione politica anche. Cosa diceva agli Indiani? "Dobbiamo liberarci dalla dipendenza dall'Inghilterra. Ma questo è governo di sé. Cioè riprendiamo l'autonomia, l'indipendenza. Ma aggiungeva: " questa è la dipendenza esterna. Ma poi c'è l'altra dipendenza. Quella interna dalle forze oppressive. Questa è più difficile dell'altra". E Aristotele sosteneva che vincere sui nemici esterni è facile,  rispetto a vincere sui nemici interni, cioè quelli che dominano sulla nostra vita.

E come fanno a dominarci? Eh è molto facile. Usano uno stratagemma. Ci fanno credere di essere io. E se io ho una parte dominante e sono io, come cacchio faccio a togliermela? Dipendo dal mio braccio, dipendo dai miei occhi. Quasi un controsenso.
Quindi la dipendenza esteriore diventa interna. Così io mi posso allontanare dalla persona da cui sono dipendente, ma continuo a dipendere. E quindi a volte è meglio dipendere fuori così almeno uno può colpevolizzare qualcuno. Quando torno a casa sono da solo e mi sento dipendente da che cosa...

Fondamentale dipendenza... dipendo dalla paura. La paura mi domina. Cioè un'emozione domina me. Oppure mi domina la rabbia. Oppure mi domina la tristezza. E io dove sono? Io sono qua, prigioniero. E qualunque di queste mi domini in realtà che cosa succede? ( 3,44)

IL CAMMINO DELL'UOMO

IL CAMMINO DELL'UOMO
Marcia francescana 25 luglio - 4 agosto 2003