martedì 16 luglio 2024

14/07/2024 - Gran Sasso - Ferrata Ricci (da Pian del Laghetto alla vetta Orientale del Corno Grande).

Escursione (alpinistica per quanto riguarda il tratto della Ferrata Ricci) molto bella. Faticosa, impegnativa e richiede che le persone abbiano dimestichezza con dislivelli quotidiani di 1500 mt. Fino al Franchetti rimando ad altri post. Per la Ferrata Ricci posso dire che è stata impegnativa, tecnicamente non difficile. Questo non vuol dire che non sia prima di passaggi di I livello, piuttosto esposti. Si richiede gestione dell'esposizione e capacità di arrampicare almeno su passaggi di I grado. Conoscenza della tecnica di progressione in ferrata. Non è consigliata per escursionisti non esperti.

Partecipanti:
Io, Lorenzo R., Andrea M., Adriana P.

Dati del GPS: 
Distanza: 16,23 km, Difficoltà: EEA (per la terminologia CAI). Altitudine massima: 2.903 mt, Altitudine minima: 1640 mt., Dislivello positivo: circa 1438 mt, Tempo in movimento: ; Tempo totale: 10h6 minuti.

Attrezzatura: 
Abbigliamento per trekking estivo. Kit da ferrata, imbrago, guanti da ferrata.

Avvicinamento: 
05:15 appuntamento a Colli Aniene (Fermata Magri). 
05:35 partiamo da Roma, quartiere Colli Aniene per ritardi di alcuni componenti.
07:30 Pausa di 15 minuti a Montorio al Vomano al Bar DaRo per caffè. Avevamo bisogno di latte di soia per intolleranze, ma il bar ne era sprovvisto. A Pietracamela non abbiamo trovato bar aperti e per non tardare abbiamo preferito continuare.
08:15 Arrivo a Pian del Laghetto presso il Rifugio Cima Alta e parcheggio (2h35'). 

Trekking:
08:30 Partenza da Pian del Laghetto (1640 mt). Passiamo accanto all'albergo Diruto (1900 mt)
09:20 arrivo alla Madonnina dell'Arapietra (2000 mt slm) (1h05').
10:25 arriviamo al Rifugio Franchetti (2433 mt slam). (Approfitto e acquisto una bottiglietta d’acqua 500 ml e un mars)(1h5') .
10:50 Indossiamo inbragatura. Partiamo dal rifugio Franchetti per raggiungere l’inizio della Ferrata Ricci alla Vetta orientale(10'). 
11: 00 Iniziamo la Ferrata Ricci (Difficoltà: EEA). Estensione dal Rifugio Franchetti alla vetta: 7 km. Dislivello complessivo: 500 mt. Segnavia CAI 152. Bollo esterno rosso con centro bianco. Riservato ad alpinisti o ad escursionisti esperti. Si sale la rampa inclinata e si arriva sul versante orientale del Corno Grande, proprio sopra il "paretone" che si affaccia con uno strapiombo di 1300 mt sulla valle sotto. Costeggindo l'orlo del baratro si arriva ad un ripido spigolo attrezzato piuttosto aereo lungo circa una trentina di metri (questo è il pezzo più tecnico della salita.  
11:50 Finiamo primo tratto, quello più tecnico e di ferrata. 
12:30 Incontriamo l’inizio del sentiero attrezzato al ghiacciaio del calderone a destra. Andrea resta e decide che fare. La salita continua sulla parte esposta del crinale sugli sfasciumi della Vetta Orientale. Si incrocia prima il sentiero attrezzato per il Calderone (a destra) e circa 30 metri più in alto la Normale per il Calderone (che io personalmente non consiglio di fare avendovi visto delle persone in difficoltà. Meglio il sentiero attrezzato). Si procede con passaggi su roccia (I grado) fino alla Vetta Orientale.
13:00 Croce di vetta orientale del Corno Grande (2903 mt) (2h). 

13:50 Ripartiamo dalla vetta. Scendiamo lentamente (50'). 
14:25 Iniziamo Sentiero attrezzato al Calderone (35'). E' necessario l'imbrago e il kit da ferrata.
15:20 Pausa una volta finita il tratto attrezzato (1h), poco sopra al calderone. 
15:40 Prendiamo il bivio per Franchetti. Scendiamo piano. 
15:50 Sella dei due corni (10'). Scendiamo piano. 
16:20 Rifugio Franchetti e ci ritroviamo tutti con Andrea (30'). 
16:30 Ripartiamo dal Franchetti. 
17:35 Arriviamo alla cabinovia dell’Arapietra (1h 05'). 
18:30 Arriviamo alla auto (55'). E ci fermiamo sulla strada al fontanile a bere e a rinfrescarci. Poi ci fermiamo al Bar a Prati di Tivo. (Coca zero- Moment - Panino petto pollo insalata). 
19:25 partiamo da Prato di Tivo (1h).
20:20 casello colledara San Gabriele (55'). 
21:00 fila 
21:30 Carsoli pieno GPL 
22:00 casello (1h40'). 
Accompagnamo Andrea Adriana Lorenzo a casa. 
22:50 casa mia (50').

Bibliografia: 
E. Lucchetti, Gran Sasso, 110 passeggiate ed escursioni, Techopress Edizioni, Roma 2021.

Lezioni apprese:
1- ho preferito lasciare la macchina fotografica in macchina. Troppo peso.
2- L'allenamento per il trekking è specifico. Si può essere in forma, ma per fare tratti lunghi di trekking e affrontare un buon dislivello serve essere allenati specificatamente a questo. Andrea M., persona allenata per arrampicate, ha dovuto rinunciare alla vetta proprio per mancanza di allenamento specifico.

Costo: 
- Del casello Barriera est di Roma - San Gabriele Colledara: 14,5 Euro (da moltiplicare per due per A/R)
- Del GPL circa 30 euro.
- Totale: 60 euro.
- Costo cabinovia (da noi non presa): 16 euro A/R, 13 euro solo A. 

Dati GPS:
Per visualizzare il percorso seguito dati GPS:

Foto della giornata: 
Storie:
Al Rifugio Franchetti c'è un simpatico pastore abruzzese di nome Zen che allieta con la sua presenza la sosta degli escursionisti. Aveva sete.

Si rimane a disposizione per la immediata rimozione di foto, notizie, citazioni, nomi o altro qualora richiesto dagli aventi diritto.

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Docufilm - Il lupo delle nevi

Una storia ricostruita, un pò telenovela sudamericana, di un esemplare di lupo femmina, che compie un viaggio d'inverno attraverso le alpi. Non è possibile che i registi siano riusciti a seguire la lupa nei suoi spostamenti. E va bene. Però resta il fatto che le immagini di questa storia verosimile, reinventata, girata sicuramente con altri animali, con scene che poi sono state abilmente messe insieme, sono veramente straordinarie.


Il lupo delle nevi - Ecco il link 



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sabato 6 luglio 2024

06/07/2024 - Gran Sasso - Ferrata Ventricini e Ferrata Danesi per il Corno Piccolo

Escursione Escursione sul Gran Sasso, partendo da Prati di Tivo e prendendo la cabinovia per l'Arapietra (2000 mt), per affrontare un anello intorno al Corno Piccolo (2665 mt) percorrendo il Sentiero Pier Paolo Ventricini nel suo primo tratto (escursionistico) e nel suo secondo tratto (alpinistico), (sentiero 105). Salita in vetta attraverso la Ferrata Danesi e discesa tramite la via normale del Corno Piccolo. Una volta ritornati sul sentiero 105 nella Valle dei Ginepri, continuando a sinistra sul sentiero alla base delle Fiamme di Pietra,sono salito alla Sella dei Due Corni (2547 mt). Dalla Sella dei Due Corni ho preso il sentiero 103 che scende fino al Rifugio Franchetti (2433 mt). Seguendo il sentiero 103 sono tornato alla cabinovia dell'Arapietra (2000 mt). Ho condiviso la giornata con Paolo e Simone e la salita in vetta al Corno Piccolo sulla Ferrata Danesi con Fabio, Tina, Marilena che, all'inizio della ferrata, mi hanno accolto calorosamente nella loro cordata senza conoscermi.

Partecipanti:
Paolo D. C., Simone, Andrea. 

Dati del GPS: 
Distanza: , Difficoltà: (per la terminologia CAI). Altitudine massima: , Altitudine minima ..., Dislivello positivo: , Tempo in movimento: ... minuti, Tempo totale: 7 

Attrezzatura: 
Abbigliamento per ferrata. Imbrago. Kit da ferrata. Casco. Bastoncini telescopici.

Avvicinamento: 
05:15 sveglia; 06:05 parto da casa;  07:17 Pausa diuretica alla stazione di servizio de L'Aquila; 07:40 casello san Gabriele (costo: 15,4 euro); 08:40 arrivato Prati di Tivo (181 km da Giardinetti, Roma) 

Trekking:
09:05 partiamo con la cabinovia. 
09:15 scendiamo dalla cabinovia 
09:25 bivio Ventricini (sentiero 105). 

10:15 partenza della Ferrata Ventricini 
12:06 bivio normale corno piccolo 
12:15 arrivati inizio Danesi 

12:50 partenza della Danesi. Mi aggrego ad un gruppo Fabio, Tina e Marilena che mi accolgono nel loro gruppo. Paolo e Simone preferiscono continuare per la Sella dei Due Corni e raggiungere il Rifugio Franchetti. 
14:10 vetta del Corno Piccolo. 

14:35 ripartenza per la via normale a scendere.
15:25 fine ferrata via normale parto per la sella dei due corni. 

16:00 Sella dei Due Corni. 
16:15 Rifugio Franchetti.
17:25 Re-incontro i ragazzi: Paolo, Simone, Fabio, Tina e Marilena mi stanno aspettando alla Madonnina dell'Ara Pietra.
17:30 prendiamo la cabinovia. 
17:40 arrivo prati di Tivo 

Terzo tempo:
17:45: prendiamo qualcosa al bara
18:45 parto con la macchina da Prati di Tivo.

19:30 Montorio. Acquisto arrosticini. 
Prendo autostrada per Roma a San Gabriele 
20:30 benzinaio (18, 35 euro costo del GPL). 

21:30 casello (Costo: 15,4 euro). 
21:40 Arrivo a piazza della Marsica a Roma.

Lezioni apprese:
1- Che mi sono un pochino lanciato a fare la Ferrata Danesi e ho fatto bene.
2- Che in montagna, soprattutto su vie così percorse, si può chiedere ad altri gruppi di poter condividere insieme un pezzo di cammino quando si rimane da soli e senza altri compagni di cammino.


Dati GPS:
Per visualizzare

Foto della giornata: 

Storie:


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giovedì 23 maggio 2024

ABC dell'amore del Cardinal Stefan Wyszynski

Questo testo è tratto dalla rivista Amatevi così n 1(4) 2017. Si resta a disposizione per l'immediata rimozione qualora chiesto dagli aventi diritto. 


1 - Rispetta tutti - Cristo dimora in ogni uomo. Sii delicato con gli altri - sono tuoi fratelli e le tue sorelle.

2 - Pensa bene degli altri - non diffamare nessuno. Cerca di trovare aspetti posatitivi anche nelle situazioni peggiori.

3 - Parla sempre bene degli altri - non diffamare nessuno. Ripara i danni causati da parole avventate. Non provocare liti.

4 - Parla agli altri con amore. Non alzare la voce. Non bestemmiare. Non opprimere il prossimo. Non far piangere alcuno. Rassicura e mostra un cuore gentile.

5 - Perdona tutto a tutti. Non serbare rancore. Sii il primo a tendere la mano come segno di riconciliazione.

6 - Agisci sempre a vantaggio del tuo prossimo. Fai del bene agli altri come vorresti fosse fatto a te. Non pensare mai a ciò che ti debbono gli altri, ma sempre solo a ciò che tu devi a loro.

7 - Sii pronto a consolare nella sofferenza. Offri sempre la tua consolazione, consiglio, aiuto, gentilezza.

8- Lavora con coscienza - c'è chi beneficia dei frutti del tuo lavoro, così come tu usufruisci del lavoro degli altri.

9 - Sii attivo nella tua comunità. Il tuo cuore sia aperto al povero e all'ammalato. Condividi i tuoi beni. Cerca di vedere i bisogni di chi ti sta intorno.

10 - Prega per tutti, anche per i tuoi nemici.

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domenica 28 aprile 2024

28/04/2024 - Trekking da Prato di Campoli a Pizzo Deta (2041 mt) e percorso in cresta per altre vette.

  Escursione con bellissimi panorami, tecnicamente facile. Condizioni meteo buone. Siamo partiti da  Prato di Campoli in prossimità dei pozzi e degli abbeveratoi  e siamo riusciti a raggiungere la vetta del Pizzo Deta (2041 mt sul livello del mare) seguendo il sentiero 617 A (3.30 minuti segnati dal CAI). Dopo l'attraversamento e il superamento di una faggeta, siamo arrivati sulla parte priva di arbusti e di qui, seguendo a destra per il Pizzo Deta, in vetta. Dalla vetta del Pizzo Deta ci siamo spostati in cresta compiendo vari saliscendi e raggiungendo le cime dei monti Passeggio, Fragara, Scalelle. Da qui abbiamo preso il sentiero 616 CAI e siamo tornati al Prato di Campoli in prossimità dei pozzi e degli abberatoi dove avevamo lasciato le auto.

2024, 28 aprile - Croce di vetta del Pizzo Deta (2041 mt). 
Partecipanti:
Lucio, Adriana, Andrea.

Dati del GPS: 
Distanza: 12 km, Difficoltà: E (per la terminologia CAI). Altitudine massima: 2.208 mt, Altitudine minima ..., Dislivello positivo: circa 1220 mt, Tempo in movimento: ... minuti, Tempo totale: 8 h.

Attrezzatura: 
Abbigliamento per trekking su neve. Ramponi (mai usati vista la scarsità di neve). E' stato un eccesso di prudenza portarseli. Abbiamo lasciato la picca in auto. 

Avvicinamento: 
Ore 05:15 sveglia. Ore 06:20 partenza da Roma. Ore 07:00 casello di Ferentino. Ore 07:40 arrivo a Prato di Campolil e parcheggio in prossimità dei pozzi e degli abbeveratoi. (Distanza da Roma 100 km, 
casello 4,7 euro).  Da Roma si prende l’A1 direzione Napoli fino a Ferentino, poi si percorre la bretella stradale SS214 direzione Casamari-Sora. Da qui si seguono le indicazioni per Veroli lungo la SS224. Prima di entrare in paese si seguono i cartelli verso Prato di Campoli. Al termine della strada si può parcheggiare l'auto.

Trekking:
Ore 07:55 - Partenza da Prato di Campoli. Attraversiamo la radura e arriviamo nella faggeta. Iniziamo a salire fino a superare il bosco e continuiamo fino ad una cresta dove poi deviamo a destra seguendo il profilo delle creste in direzione del Pizzo Deta. 
Ore 10:40  - Arrivo alla croce di vetta del Pizzo Deta (dopo 2h 40 minuti di salita) a 2041 mt.
Ore 11:30 - Dopo una pausa di 50 minuti partiamo dalla croce di Pizzo Deta per eseguire la strada di cresta. 
Ore 12:30 Vetta del monte Passeggio
Ore 13:00 - Vetta del monte Fragara (2005 mt)
Ore 13:25 - Vetta del Monte Scalelle
Ore 13:30 - Partiamo per continuare l'anello e tornare alle auto con il sentiero CAI 616.
Ore 15:00 - Arriviamo a Forca Palomba (1542 mt)
Ore 16:00 - Arriviamo alla macchina.
Ore 16:25 - Partiamo per tornare a Roma.
Ore 19:00 -  Casa di Adriana.

Lezioni apprese:
1- Le nuove scarpe La Sportiva Aequilibrium numero 44,5 acquistate da poco, anche se sono più grandi, non impediscono al mio piede sinistro di farmi male, come le precedenti, anzi (temo) peggio. 
2- Che la macchina fotografica che ho pesa 1,5 kg ma ti permette di portare a casa dei ricordi preziosissimi della giornata che restano per anni. 

Frase dell'escursione:
Frase inviata ai partecipanti alle ore 05:17
"La realtà è il 5% della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi" Walter Bonatti. 

Dati GPS:
Per visualizzare il percorso seguito dati GPS: 

Foto della giornata: 
Le foto possono essere ingrandite cliccandoci sopra (su pc, dove possono anche essere viste in sequenza più agevolmente) o digitando sopra su smartphone (una per una). 
Le foto sono soggette a copyright.





































Storie:
Abbiamo incontrato Anna e Antonio, già conosciuti in altre escursioni. 
Si è parlato molto delle ascensioni sul Monte Bianco. Come funziona il pagamento e la prenotazione di una guida, i costi. La preparazione all'ascensione ai 4000 mt. Dei punti critici dell'ascensione al Monte Bianco sulla via Normale francese. 

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lunedì 22 aprile 2024

Prof. Franco Nembrini commento al libro Le avventure di Pinocchio - Il dramma della libertà.

Trascrizione di alcuni tratti dell'incontro tenuto dal prof. Franco Nembrini nella basilica di san Giovanni. Si resta a disposizione per l'immediata rimozione del testo qualora richiesto dagli aventi diritto. I titoletti in rosso sono messi per 

da Le avventure di Pinocchio. Ovvero il dramma della libertà. "Le trappole lungo il cammino" 

https://www.youtube.com/watch?v=ypLmsyqdoDo

LA LIBERTA' E L'OBBEDIENZA
Noi tendiamo a pensare che libertà e obbedienza siano due opposti: dove finisce l'obbedienza comincia finalmente la libertà, dove comincia la libertà è perché è finita l'obbedienza. Non funziona così, non è la verità. Le cose non funzionano così. La libertà e obbedienza sono due facce della stessa medaglia. In fondo, tutta la vicenda di Pinocchio è qui a ricordarcelo. L'abbiamo detto in qualche modo la volta scorsa con l'esempio della madre e del figlio. 
Mi viene un altro esempio che mi è sempre sembrato, quando spiegavo a scuola, abbastanza efficace. Lo anticipo perché il tema di questa sera ha a che fare con la consegna della ragione da parte di Dio all'uomo. Dicevo sempre ai ragazzi, avete una ragione potente. E' come se aveste la Ferrari in garage e il motore della Ferrari è una cosa incredibile straordinaria e, a volte, andate in garage a provare la macchina e sentite che ha un motore che è un violino fantastica. Waumm Waummm. Sentire il rumore del motore mentre acceleriamo è una cosa meravigliosa, ma la macchina non si sposta perché vi manca l'albero di trasmissione, cioè qualcosa che trametta la potenza del motore alle ruote. Vi manca il nesso con la realtà, cioè con la terra, con la strada. Motore, albero di trasmissione, ruote, asfalto. Se non si arriva all'asfalto non si va da nessuna parte. Voi potete anche waummm waummm, ma non uscite mai dal garage. E quando uno fa troppe volte waummm waummm con la testa soltanto, con il motore che va a vuoto, fatalmente, o finisce la benzina o si fonde il motore, o ci si fa del male insomma. Certamente non si cammina. Se invece aveste l'albero di trasmissione, già alla prima accensione, aprite il garage e la macchina comincia ad andare. E che cosa scoprite? Scoprite subito una cosa semplicissima. Dovete obbedire. Obbedire alla realtà. A come le cose stanno. Se la strada va in salita vi toccherà mettere la seconda. Se la strada fa una curva dovete decelerare. Tutta la libertà di cui potete godere, guidando la macchina più bella del modo, starà nella capacità che avete di obbedire. Di obbedire a quel misterioso rapporto tra il motore e la strada. Allora ve la godrete davvero. Obbedienza e libertà coincidono. Se te prendi la Ferrari e fai quel che vuoi, mi dispiace ma alla prima curva te ne vai a sbattere contro un palo. Muori e ti fai del male.
Tutta la vicenda di Pinocchio è il racconto, da una parte di godersi la libertà cui si sente destinato, che è giusto, e, dall'altra una serie di equivoci, che, invece di portarlo a godere di questa libertà, lo portano via via, non solo ad intristirsi, ma a degradarsi proprio fino a raggiungere la condizione degli animali, delle bestie, fino a diventare un asino. 
Questa cosa tenetela proprio d'occhio, tenetela come criterio della storia che andiamo stasera a leggere (minuto 09:31). 

L'ADULTO VIVE IL PRESENTE
La vita lo dice. Il bambino vive di sogni, di futuro, dell'attesa del futuro, come è giusto che sia. Il vecchio vive di ricordi, come è giusto che sia. A volte di rimpianti, ma facciamo i buoni, vive di ricordi, come è giusto che sia, perché deve consegnare una tradizione ai giovani. Ma l'uomo adulto, l'uomo che genera, l'uomo che crea, l'uomo che collabora al bene, vive nel presente. 
Vive nel presente, realizza i sogni, custodisce il passato, ma vive nel presente. E sente la sfida nel presente. E' bastato dire "Domani andrò a scuola" ed è già di corsa verso (minuto 24:29).

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martedì 16 aprile 2024

Walter Bonatti e Reinhold Messner festeggiano i cento anni di Riccardo Cassin

Riccardo Cassin, nel giorno del suo centesimo compleanno, a tavola con Walter Bonatti e Reinhold Messner che sono andati a casa sua per salutarlo e stare con lui. 

 Tratto da questo video pubblicato su YouTube.


IL CAMMINO DELL'UOMO

IL CAMMINO DELL'UOMO
Marcia francescana 25 luglio - 4 agosto 2003