lunedì 30 giugno 2008
30 giugno 2008 - Gerusalemme Muro del pianto
Una massiccia parete costituita da enormi blocchi di pietra chiara: il Muro del Pianto o Muro Occidentale. E' il luogo più santo di tutto l'ebraismo. Il muro fa parte della cinta di mura portanti del secondo tempio, costruita da Erode il Grande nel 20 a.C. Qui gli ebrei piangono la distruzione del secondo tempio avvenuta nel 70 a.C. Lo hanno cominciato a fare dal periodo ottomano ( 1450 -1500). Da qui il nome Muro del Pianto. Dopo che nel medio evo gli arabi vietarono l'ingresso alla spianata del Tempio ( Haram Es-Sharif) divenne l'unico luogo accessibile alle vecchie rovine.
Anche ai non ebrei, se con il capo coperto, è consentito avvicinarsi al muro. Naturalmente con discrezione e rispetto.
La piazza del Muro Occidentale è una specie di sinagoga all'aperto , dove gruppi di fedeli si riuniscono per la preghiera quotidiana, il Sabbath e le altre feste religiose.
Nella foto sopra è ritratto anche un evento particolare, la celebrazione del Bar Mitzvah, la maturità religiosa raggiunta da questo ragazzo. Una specie di nostra prima comunione in cui per la prima volta il ragazzo viene considerato adulto dalla comunità religiosa e legge in pubblico la Torà.
L'area di fronte al muro è parzialmente divisa da una transenna. Gli uomini pregano sul lato sinistro e le donne su quello destro ( si vede nella foto sopra).
... Ebreo ricco .... ( sopra )
... Ebreo povero .... altri, che ritengono le preghiere rivolte a Dio presso il muro particolarmente efficaci, lasciano biglietti tra i blocchi di pietra... sono preghiere scritte....
30 giugno 2008 - Souk di Gerusalemme
... tra le porte che si affacciano su Christian Quarter Road mi ha colpito questa con l'insegna che indica che dentro c'è uno studio dentistico...
Dopo che ho scattato questa foto il venditore mi ha detto "I like your eyes!"... evidentemente non gli andava di essere stato fotografato.
Cosa cerchi? Quanto vuoi spendere? Quanto tempo hai a disposizione per contrattare sul prezzo? Queste le tre domande a cui rispondere nel quartiere cristiano armeno della città vecchia di Gerusalemme tra la Porta di Jaffa e il Santo Sepolcro. Queste foto sono state scattate su Christian Quarter Road e sul percorso verso la porta di Jaffa.
domenica 29 giugno 2008
venerdì 27 giugno 2008
Diario - 27 giugno 2008 - Israele - Cana di Galilea
CANA DI GALILEA ( dall'ebraico: canna)
L'attuale cittadina di Kafr Kanna è identificata dalla tradizione e da molti studiosi con Cana menzionata nel Vangelo di Giovanni.
Altri studiosi la pensano diversamente.
Alla località, mai nominata nel A.T. sono legati due miracoli raccontati nel quarto vangelo: l'acqua cambiata in vino e la guarigione del figlio di un ufficiale regio. Questi miracoli hanno un significato perticolare perchè sono il primo e il scondo " segno" che Gesù compie, come segni della sua messianicità. Essi hanno anche una funzione particolare: segnano l'inizio e il termine di quella parte del suo vangelo che viene detta " libro dei segni" ( Giovanni 2-4). ( Guida biblica e turistica della Terra Santa - IPL )
Altri studiosi la pensano diversamente.
Alla località, mai nominata nel A.T. sono legati due miracoli raccontati nel quarto vangelo: l'acqua cambiata in vino e la guarigione del figlio di un ufficiale regio. Questi miracoli hanno un significato perticolare perchè sono il primo e il scondo " segno" che Gesù compie, come segni della sua messianicità. Essi hanno anche una funzione particolare: segnano l'inizio e il termine di quella parte del suo vangelo che viene detta " libro dei segni" ( Giovanni 2-4). ( Guida biblica e turistica della Terra Santa - IPL )
Le nozze di Cana ( Gv 2, 1-12)
Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”.
Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le giare”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.
L'incontro con Natanaele ( Gv 1, 44-50)
Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea ; incontrò Filippo e gli disse: “Seguimi”. Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret”. Natanaèle esclamò: “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono? ”. Filippo gli rispose: “Vieni e vedi”. Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Natanaèle gli domandò: “Come mi conosci? ”. Gli rispose Gesù: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”. Gli replicò Natanaèle: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele! ”. Gli rispose Gesù: “Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste! ”. Poi gli disse: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo".
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