L'atteso, conquistato, sognato e chi più ne ha più ne metta, pellegrinaggio dal Cairo a Gerusalemme sulla strada percorsa dal popolo di Israele nelle vicende descritte nel pentateuco è finalmente arrivato. Il visto che vedete sul mio passaporto lo conferma. All'aereoporto, l'umidità e il caldo si fanno sentire mentre attendiamo di superare i vari controlli.
Costruiscono tanto al Cairo. 18 milioni di abitanti. In pulman abbiamo un primo approccio con questa città passando per l'anello stradale esterno che ci conduce dall'aereoporto al quartiere del nostro albergo, molto vicino alla zona delle piramidi di Giza che nello stupore generale si iniziano ad intravedere lungo la strada.
Eccole!!!! Si vedono sono proprio loro. Penso alla reazione che ho e capisco quella di tanti turisti che si fermano estasiati ad ammirare il Colosseo a Roma, mentre indifferenti i romani, me compreso, proseguono per la loro strada. Questa volta siamo noi dalla parte di coloro che si stupiscono.
Il Cairo, diciamolo, è un gran casino. Le strade sono un brulicare si persone, animali, commerci, tutto. In effetti, le strade che attraversiamo per andare verso l'albergo costeggiano canali ricoperti di strati di bottiglie, altro materiale di plastica che si accumula sulla superficie e permette di intuire solamente che sotto scorra acqua. C'è moltissima sporcizia. Vedo tanti bambini e la vita mi sembra molto vivace.
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