Me'a She'arim ( in ebraico: Cento misure, cioè il centuplo, con riferimento a Genesi 26,12: " La seminagione di Isacco fruttò il centuplo"
Questo è il quartiere roccaforte degli ebrei di stretta osservanza che si comportano seguendo scrupolosamente il dettato della Legge e del costume ebraico. Le stradine sono brulicanti di ogni genere di attività; gli uomini vestono il caratteristico abito nero con larghi soprabiti anche d'estate e con un ampio cappello ( Shretraimel) segno di rispetto per la coscienza di essere continuamente alla presenza di Dio; fanno sfoggio di barbe fluenti e lunvhi capelli i cui riccioli ( pe'ot), dalle tempie, scendono fin sulle spalle. La bita sisvolge intessuta della preghiera e dello studio della Legge e dei suoi Commentari. Per questo si trovano nel quartiere molte sinagoche, accanto alle quali ivi sono le rispetttive scuoe accademiche takmudiche ( yeshivà) perché si è voluto conservare la vita dei vecchi ghetti d'Europa. Soprattutto al venerdì pomeriggio la vita si fa più intensa per la preparazione del Sabato che inizia all'apparire delle prime stelle.
Il sabato la vita si ferma, perché l'osservanza del riposo è totale; per cui si vorrebbe consigliare di evitare la visita del quartiere in tale giorno e anche di telefonare.
La polizia israeliana è incaricata di impedire l'accesso in tali giorni di festa o riposo ai mezzi mogili e di trasport, anche cittadini, per tutte le strade del quartiere.
Per diversi anni era stato cinto da mura munite di varie porte e porticine d'ingresso cosicché il nome storico e biblico di Me'a She'arim, fu letto dal popolo " cento porte" ( sha'ar in ebraico vuol dire porta).
Cartelli e scritte murali ( in ebraico, yiddish ed in inglese) raccomandano la modestia del vestito.
Questo è il quartiere roccaforte degli ebrei di stretta osservanza che si comportano seguendo scrupolosamente il dettato della Legge e del costume ebraico. Le stradine sono brulicanti di ogni genere di attività; gli uomini vestono il caratteristico abito nero con larghi soprabiti anche d'estate e con un ampio cappello ( Shretraimel) segno di rispetto per la coscienza di essere continuamente alla presenza di Dio; fanno sfoggio di barbe fluenti e lunvhi capelli i cui riccioli ( pe'ot), dalle tempie, scendono fin sulle spalle. La bita sisvolge intessuta della preghiera e dello studio della Legge e dei suoi Commentari. Per questo si trovano nel quartiere molte sinagoche, accanto alle quali ivi sono le rispetttive scuoe accademiche takmudiche ( yeshivà) perché si è voluto conservare la vita dei vecchi ghetti d'Europa. Soprattutto al venerdì pomeriggio la vita si fa più intensa per la preparazione del Sabato che inizia all'apparire delle prime stelle.
Il sabato la vita si ferma, perché l'osservanza del riposo è totale; per cui si vorrebbe consigliare di evitare la visita del quartiere in tale giorno e anche di telefonare.
La polizia israeliana è incaricata di impedire l'accesso in tali giorni di festa o riposo ai mezzi mogili e di trasport, anche cittadini, per tutte le strade del quartiere.
Per diversi anni era stato cinto da mura munite di varie porte e porticine d'ingresso cosicché il nome storico e biblico di Me'a She'arim, fu letto dal popolo " cento porte" ( sha'ar in ebraico vuol dire porta).
Cartelli e scritte murali ( in ebraico, yiddish ed in inglese) raccomandano la modestia del vestito.
Da Guida bibblica e turistica della Terra Santa - IPL
Nessun commento:
Posta un commento