"... ho avuto un'insegnante di italiano alle medie che mi ha comunicato una passione: ci trattava da grandi, scommetteva su di noi in un modo commovente, ci trascinava dentro una passione per la letteratura che a me incantava; e ricordo benissimo che alla fine dell'esame di terza media le strinsi la mano dicendole: " Professoressa, io le giuro che diventerò insegnante di italiano".
Ho fatto questo giuramento perché in quella professoressa avevo visto che insegnare poteva essere la realizzazione di sé nella passione di comunicare tutto ciò che di bello uno aveva cominciato a scoprire e a imparare nella vita."
Ho fatto questo giuramento perché in quella professoressa avevo visto che insegnare poteva essere la realizzazione di sé nella passione di comunicare tutto ciò che di bello uno aveva cominciato a scoprire e a imparare nella vita."
da Franco Nembrini
Dante, poeta del desiderio.
Inferno Volume 1, pagina 9
Realizzare sé attraverso il passaggio di conoscenze ad altri.
La trasmissione di quello che si è appreso ed imparato ai ragazzi, alle persone a cui il nostro bagaglio di esperienza può essere una utile guida per orientarsi nelle scelte della vita.
Un sentimento misto di responsabilità, di pietà per gli altri, di fraternità.
Questo coinvolgerci nel trasmettere ci fa sentire che quello che ci è stato donato e che noi, forse inconsapevolmente a volte possediamo, può essere utile per gli altri.
Aiuta ad avere sempre chiaro e presente alla nostra coscienza, i doni di cui siamo stati oggetto.
Ad essere consapevoli delle ricchezze, conoscenze che abbiamo.
E' quindi un grande antidoto alla depressione, alla svalutazione di sé, di quello che si è.
Al tempo stesso è un aiuto grande per chi riceve quello che abbiamo da dare.
Penso alla figura di quelle persone che con il loro donarmi quello che avevano appreso nella vita mi hanno motivato, mi hanno fornito una ipotesi di lavoro nuovo sul mio modo di vedere il mistero della vita, del lavoro, dell'impegno, delle relazioni, dell'amore, dei conflitti, delle delusioni.
Un confronto con un amico, con una persona più esperta, con un formatore, con un esperto, con uno scrittore, con un poeta, ti fornisce una chiave interpretativa nuova, uno strumento inatteso per proseguire nel cammino della vita.
Allora mi tornano in mente un pò di parole e di concetti chiave.
Formatore. Insegnante. Insegnare. Conoscere. Trasmettere. Testi della grande letteratura che hanno da dire alla nostra situazione di oggi, qualcosa da dire a me, a noi. Quello che i grandi hanno detto parla di noi.
"... ma come è possibile? Io sto diventando matto per cercar le parole per dire, per fotografare quello che mi sta accadendo , e trovo in una terzina di un'opera di settecento anni fa descritta l'esperienza che faccio. Ma allora vuol dire che Dante parla di me, che ha qualcosa da dire a me".
Franco Nembrini
Dante, poeta del desiderio
Inferno, Volume 1, pagina 10
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