Arrivata l'estate papà e mamma mi volevano mettere in condizione di poter ospitare persone la sera sul terrazzo. I lavori principali sul terrazzo sono mantenere le piante e creare un ambiente ospitale. Io avevo da poco ottenuto l'incarico di medico nefrologo presso la ASL Roma 1 e non avevo il tempo e le forze per poter provvedere ai lavori. Non avevo nemmeno l'esperienza e le conoscenze necessarie. Papà si è sempre adoperato per creare un ambiente bello, dove si potesse stare bene sfruttando le caratteristiche del terrazzo. Dove potessi invitare le persone e avere momenti di incontro e di svago. Così a fine giornata di lavoro, quando tornavo a casa lo trovavo sul terrazzo a lavorare per portare a termine i progetti. Spesso con mamma con cui veniva per potersi godere un pò di refrigerio nelle ore del tramonto sul terrazzo. Avevo modo così di fotografare un pò l'andamento dei lavori, ma soprattutto fotografare lui e ogni tanto chiedergli una foto insieme. Lui si prestava contento di farmi felice. Vederlo lavorare per me è sempre stato bellissimo. Era molto metodico. Studiava sempre prima di affrontare un lavoro. Studiava come farlo, come portarlo a termine. Era un maestro in questo. Aveva ereditato la pazienza e la passione di nonni meccanici motoristi tornitori. Aveva ereditato la passione di nonno Antonio Vittorio Piola (1874-1961), suo nonno paterno, che era un meccanico di automobili e che aveva costruito e brevettato una macchina. Un nonno che lui aveva ammirato tantissimo da bambino e ricordava con grande affetto.
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22/06/2017 - Proseguono le incursioni di papà sul mio terrazzo |
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22/06/2017 - Proseguono le incursioni di papà sul mio terrazzo |
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22/06/2017 - Proseguono le incursioni di papà sul mio terrazzo |
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22/06/2017 - Proseguono le incursioni di papà sul mio terrazzo. Si tratta di attivare la luce in questi lampioncini che abbiamo scelto per l'illuminazione notturna |
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22/06/2017 - Proseguono le incursioni di papà sul mio terrazzo. Si tratta di attivare la luce in questi lampioncini che abbiamo scelto per l'illuminazione notturna |
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22/06/2017 - Proseguono le incursioni di papà sul mio terrazzo. Si tratta di attivare la luce in questi lampioncini che abbiamo scelto per l'illuminazione notturna |
Io poi la sera facevo delle foto e gliele mandavo per fargli vedere il risultato dei suoi lavori giornalieri.
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Risultato serale |
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Risultato dei lavori di papà |
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Sembra molto illuminato |
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Risultato bellissimo per me |
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Queste foto, fatte due giorni dopo le precedenti. Ritraggono il prosieguo dei lavori. Papà si prestava a farsi fotografare dopo aver collegato tutti i lumini del terrazzo. Papà era un accenditore di luci. Un vulcano di idee. Lui accendeva luce. Portava luce. Queste foto sono simili, ma non sono uguali. In ognuna vedo un'espressione particolare di papà. Le lascio tutte.
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Un uomo di luce |
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Anche la luce del gazebo è pronta |
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Una foto insieme |
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Piano di lavoro con altezza sedia regolabile |
La sera si verificava il lavoro fatto di giorno e si poteva vedere l'effetto della presenza di queste luci sul terrazzo. Io scattavo foto e le inviavo a papà.
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La piantagione di pomodorini sul terrazzo
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I primi anni della proprietà della casa in Via Piffetti, con papà avevamo deciso di piantare alcune verdure sul terrazzo. Per i primi anni abbiamo fatto diversi esperimenti. Alcuni decisamente stravaganti. Mi ero affidato ad un libretto che mi aveva regalato George Parapatt che di giardini da terrazzo non capiva niente al pari mio. Questo libro descriveva come coltivare verdure sui terrazzi di Londra. Ma Roma non è Londra. E ho impiegato alcuni anni per capirlo, ma papà comunque mi affiancava in questi esperimenti "pionieristici" con grande entusiasmo. Alla fine le piante che crescevano con più successo erano quelle di pomodori, di piccola taglia.
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Mamma musa ispiratrice dei lavori |
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Papà imperterrito |
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Manutenzione delle doghe di legno cinese delle panchine cinesi |
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Si lavora con passione e competenza
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