mercoledì 14 settembre 2011

14/09/2011 - 2° giorno - Gerusalemme


Ore 08.30. Accompagno Miriam al lavoro alla porta di Giaffa e torno a casa dopo aver comprato l'occorrente per la colazione: fette biscottate e marmellata.
L'esperienza di vivere la vita quotidiana di una città come Gerusalemme per me è qualcosa di straordinario. Di impagabile. Vicino al Santo Sepolcro ci sono alcuni negozi che assomigliano molto agli alimentari italiani. Così per la spesa inizio a comprare da loro in attesa di sciogliere le riserve anche con i venditori ebrei e arabi.


09.30-10.30. Sistemo la camera e faccio delle foto dal terrazzo di casa. Che bello.

Port of  Damascus from the Maria Bambina

Cambio i soldi. Giro per il suck facendo le foto. Mentre sto leggendo un messaggio di Giada sul cellulare a tre metri da dove mi sono fermato sulla via del mercato, una finestra staccatasi dalla sua sede, si schianta producendo un rumore pazzesco e sfiorando una turista americana a cui per pochissimo non cede la coronaria discendente anteriore. La scena che segue è stupenda. I commercianti arabi usciti capiscono piano piano che cosa è successo e guardano il muro da dove è caduta la finestra. Uno di loro la raccoglie e la mette da parte. Cose che succedono. La signora americana allora ripresasi inizia a dire che sono cose da matti, che non si può camminare in una città così. I negozianti cercano di tranquillizzarla. Lei però commette un errore. Non si ferma. Continua a dire che sono matti. Improvvisamente allora loro cambiano atteggiamento e la invitano ad andarsene e non fare troppi problemi.





Alle 11 decido di andare a pregare al Santo Sepolcro.



Faccio le Lodi nella cappella francescana. Immerso nella preghiera  ad un certo punto mi ritrovo incastrato in una messa di pellegrini messicani. Utile però. A venti metri dalla tomba vuota  il vangelo di Giovanni 20, 11-19 arriva bene. Mi immagino la scena. Maria arriva convinta di trovare il cadavere di Gesù. Si china sul sepolcro e vede due angeli in bianche vesti, seduti. Uno dalla parte del capo. L'altro dalla parte dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Prima Maria parla con gli angeli. Spiega loro perché sta piangendo.
Poi si volta. Vede Gesù. Pensa che sia il giardiniere. A questo punto parla direttamente con lui. " Donna perché piangi?" - "Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto".

Pensavo, seduto proprio vicino all'ipotetico posto dove questo dialogo è avvenuto, che a volte succede questo nella vita spirituale. Prima si parla di Gesù con qualcuno che si incontra. Con degli angeli con cui ci capita di parlare. Delle persone. Un conoscente. Un amico. Un collega. Un estraneo.

Però ad un certo punto, inaspettatamente, arriva un momento nella nostra vita in cui si parla proprio con Lui. Senza saperlo. Si parla con lui e magari all'inizio non se ne ha coscienza. Ma ad un certo punto si crea il contatto giusto e quasi lo vediamo. Quasi lo percepiamo. Tutto si svela in quel momento. Tutto si fa chiaro. Sappiamo che stiamo in contatto nel profondo del nostro essere con qualcosa di profondamente vero che ci supera, che è più grande di noi. La cosa bella però è che non ti senti sopraffatto. No. Ti senti a casa tua. Finalmente a casa.


13.00. Torno a casa per pranzo dopo aver comprato 1 kg di riso (8 NIS) , 750 gr di fichi + 350 gr di uva ( 20 NIS)  e  due barattoli di marmellata ( 34 NIS)  sempre al solito negozietto e nel suck arabo. Forse non ho fatto grandi affari però posso sempre migliorare!

14.30 - 17.30. Mega dormita nel pomeriggio per riprendersi anche della stanchezza del viaggio del giorno precedente non ancora ammortizzato.

18.00 Mi faccio un nuovo giro nel suck. Ormai ci ho preso gusto.

 
Compro quasi un 1 kg di zucca. Primo iniziale abbozzo di contrattazione con il venditore arabo al quale ho detto che abitavo lì e che se mi avesse abbassato il prezzo nei giorni successivi sarei tornato. Così da 4 NIS siamo scesi a 3. Vado benissimo!

Quando torno a casa raggiuno Miriam che studia l'arabo sul terrazzo della casa. Intorno il tramonto su Gerusalemme.




20.00. Ceniamo insieme con gli altri abitanti, amici compresi, della casa con risotto alla zucca "araba".


La giornata si conclude con una passeggiata notturna sui tetti di Gerusalemme. I ragazzi che stanno con me, mi insegnano una strada nuova che passa sui tetti del del mercato arabo. Attraverso le feritoie se ne riconoscono in basso le vie. Poi si  arriva nella zona ebraica e attraverso le stradine  camminiamo fino al Muro del Pianto.
Prima lo vediamo dall'alto grazie ad una terrazza che da sulla piazza. Poi scendiamo.




Si torna a casa.

 
Per guardare una sintesi delle foto della giornata cliccare sulla foto sotto e sul quadratino in basso a destra che permette una visione a tutto schermo della presentazione delle foto.

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