Il problema per noi nasce quando ci mostriamo tanto sensibili a quanto si dici di bene o di male su di noi, quando ci sentiamo criticati. E' una fragilità psicologica con cui occorre fare i conti: appena ci si critica, ci sentiamo insicuri. Le critiche e i giudizi sfavorevoli possono essere delle occasioni buone per esaminarci, e debbono esserlo, perché spesso ci vengono dette cose molto opportune. Si tratta, però, di discernere e di dire: "Al servizio di chi sto io?", perché non si tratta di "servire la Chiesa". Noi siamo nella Chiesa per servire il Signore! La chiesa è serva degli uomini, così come il Figlio di Dio si è fatto servo per servire, non per essere servito. Dobbiamo servire Dio nella Chiesa, non fuori o contro la Chiesa. Proprio questo sembra il dono di Ignazio.
Fonte: Francesco Rossi De Gasperis, Un pellegrino che "comincia da Gerusalemme", Esercizi spirituali sull'Autobiografia di Ignazio di Loyola con riferimenti al Cammino dell'uomo di Martin Buber, Figlie di San Paolo, 2015 Milano, Pagina 209
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