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La festa delle Dedicazione celebrata il 25 del mese di Kislew, fu istituita all'epoca dei Maccabei.
Antioco IV Epifane nel 167 a. C. , nel tentativo di ellenizzare la Terra di Israele, profanò il Tempio di Gerusalemme offrendovi un sacrificio a Zeus Olimpio, imponendo che tale sacrificio fosse celebrato ogni mese. La profanazione durò tre anni (1).
Sotto il suo regno molti ebrei furono forzati a violare i precetti della loro legge. Il popolo ebraico allora cominciò ad organizzare un movimento di resistenza e di ribellione, capeggiato da Giuda Maccabeo e i suoi fratelli, per liberarsi dalla tirannia di Antioco. Nel 165 a.C., gli Ebrei riuscirono a liberare e riconsacrare il Tempio di Gerusalemme: la festa di Hanukkah venne istituita proprio da Giuda Maccabeo per celebrare questo evento (2) .
" Quando Giuda Maccabeo occupò Gerusalemme, purifico il Tempio e a ricordo di tale evento istituì la Festa della Dedicazione per la durata di otto giorni, da celbrrsi ogni anno" ( 1 Mac 4, 59) anche nella diaspora.
La festa per la sua coloritura patriottica divenne subito popolarissima. Essa era detta anche Festa dei Lumi, a ricordo del miracolo della Lampada. Si narra infatti che quando iniziarono i riti della purificazione del Tempio fu ritrovata solo un'unica e piccola ampolla di olio non profanato e, sebbene questo fosse molto poco, arte miracolosamente per tutti gli otto giorni della festa. Il fatto fu visto come un segno della protezione divina (1).
L'aspetto più suggestivo della festa è l'accenzsione delle lampade della Hanukkà che viene compiuta nelle singole famiglie. Il candelabro ( hanukkiyà) usato in questa occasione, ha otto bracci a cui se ne aggiunge uno. All'inizio della festa, a sera, dopo la recita di alcune preghiere rituali, la madre di famiglia accende il primo e il secondo dei nove lumi. Il gesto si ripete per tutta la durata della festa accendendo ogni sera un lume in più. Il nono lume, di solito più alto degli altri, come se non facesse parte del candelabro, é aggiunto perché serva eventualmente ad accendere gli atri lumi della casa; non potevano a questo scopo essere usati i lumi della festa.
Il vangelo di Giovanni ci ricorda una festa della Dedicazione in occasione della quale Gesù si recò a Gerusalemme ( Gv 10, 22)
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HANUKKA' A TAVOLA
Durante Hanukkah, secondo la tradizione, vengono mangiati cibi cucinati nell’olio, proprio per ricordare il miracolo del Candelabro del Tempio.
Tra i cibi più caratteristici consumati durante Hanukkah troviamo:
- Latkes: una sorta di pancakes realizzati con patate, cipolla, farina di matzah e sale, ovviamente fritti nell’olio di oliva. Di solito vengono accompagnati da mousse di mela o panna acida.
- Sufganiot: sofficissime frittelle cotte nell’olio e ricoperte di zucchero, che possono ricordare dei bomboloni, e sono spesso farcite con marmellata di fragole.
- Blintzes: una sorta di crepes ripiene di formaggio freschissimo e fritte.
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Una curiosità: durante Hanukkah si consumano derivati del latte per ricordare la storia di Giuditta, che riuscì a decapitare il capo degli Assiri invasori Oloferne, proprio offrendogli vino e formaggi sapidi e approfittando poi del suo assopimento ( 2)
Fonte: Link per guardare il cortometraggio di Raiplay - La festa delle luci |
Riferimenti bibliografici e altre fonti utilizzate:
1 - Guida Bibblica e Turistica della Terra Santa, Paolo Acquistapace, ITL spa, Milano, Edizione 2000. Pg. 69
2 - https://www.bellacarne.it/blog/hanukkah/
3 - Raiplay_ Hanukka - La festa delle luci
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