Questa mattina telefono a padre Francesco Rossi de Gasperis, 94 anni, gesuita. Una vita passata ad insegnare tra Gerusalemme e Roma. Anni di vita in Giappone dove non ci sono chiese. Parla l'inglese, il francese, l'ebraico, capisce qualcosa di arabo, oltre a conoscere e leggere correntemente il greco e il latino. Ora è in una stanza di una casa per gesuiti anziani a Roma. Ormai da febbraio non può ricevere visite nella sua stanza. Prima del Covid c'era sempre qualcuno che andava a trovarlo, a parlarci, a chiedergli pareri, a sentire le sue storie, a raccontare la propria vita sentendo cosa ne pensasse lui. Qualche editore o collaboratore che andava ad accordarsi per libri da pubblicare. In questi ultimi tre anni ne ha pubblicati almeno quattro cinque. Al telefono non sente bene. Gli chiedo: "Padre, c'è molta solitudine?". Lui: "Si c'è molta solitudine". Io: "E lei come la vive? Ne soffre molto?". Lui: "Ma...Mi sembra di viverla bene" e poi dopo una altra pausa aggiunge: "...poi, come diceva Giorgio Gaber" e io sentendo questo già inizio a sorridere"...come diceva Giorgio Gaber alla fine di una delle sue canzoni: "I soli sono sempre in buona compagnia". Cerco il testo della canzone rapidamente sulla rete e glielo leggo tutto. Lui ascolta con attenzione e alla fine commenta: " Certo questo testo si può interpretare in vari modi, però dice anche delle cose molto vere".
con il gusto di sentirsi soli
fuori dagli schemi
Non si sa bene cosa sono
forse ribelli forse disertori
nella follia di oggi i soli
sono i nuovi pionieri
I soli e le sole
non hanno ideologie
a parte una strana avversione
per il numero due
Senza nessuna appartenenza
senza pretesti o velleità sociali
senza nessuno a casa a frizionarli
con unguenti coniugale
Ai soli non si addice
l’intimità della famiglia
magari solo un po’ d’amore
quando ne hanno voglia
Un attimo di smarrimento
un improvviso senso d’allegria
allenarsi a sorridere per nascondere la fatica
Soli vivere da soli
soli uomini e donne soli
I soli si annusano tra loro
son così bravi a crearsi intorno
un’aria di mistero
Son gli Humphrey Bogart dell’amore
son gli ambulanti son gli dei del caso
i soli sono gli eroi
del nuovo mondo coraggioso
I soli e le sole ormai sono tanti
con quell’aria un po’ da saggi
un po’ da adolescenti
A volte pieni di energia
a volte tristi fragili e depressi
i soli ci han l’orgoglio
di bastare a se stessi
Ai soli non si addice
il quieto vivere sereno
qualche volta è una scelta
qualche volta un po’ meno
Aver bisogno di qualcuno
cercare un po’ di compagnia
e poi vivere in due
e scoprire che siamo tutti
Soli vivere soli
soli uomini e donne soli
La solitudine non è malinconia
Un uomo solo è sempre in buona compagnia
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