"Nel mezzo del cammin" è il viaggio nella Divina Commedia di Dante che il prof. Franco Nembrini ha proposto nel 2016 per l'emittente televisiva TV2000.
Metto i link delle puntate di seguito, anche se YouTube si trova tranquillamente la playlist. E riporto sotto ogni link la breve descrizione della puntata, presente sul canale YouTube, che sintetizza i temi trattati per orientare nella scelta della puntata da seguire.
Puntata 1: clicca qui. - Dante e il Medioevo.
La prima puntata di “Nel mezzo del cammin”, appuntamento settimanale con Franco Nembrini, esperto divulgatore di Dante Alighieri, per rileggere la Divina Commedia, approfondirne i contenuti, riflettere sul desiderio di verità, libertà e giustizia che i suoi versi suggeriscono. Programma in 34 puntate che porta a compimento la sperimentazione fatta lo scorso anno con il ciclo breve “El Dante”, e che (a 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta) propone un approfondimento culturale sulla misericordia, tema cardine del Giubileo Straordinario. Insieme a Nembrini, in studio, una platea di giovani che, attraverso le domande, cercano di capire meglio la vita e le opere del Poeta subìto svogliatamente da milioni di alunni sui banchi di scuola. Le risposte, oltre che dal professore, arrivano anche attraverso i dipinti appositamente realizzati da Gabriele Dell’Otto, fumettista e illustratore della Marvel. Al centro dello studio, ideato e allestito come cantiere, come spazio di costruzione dell’umano, prende forma, di canto in canto, di settimana in settimana, una statua dedicata al Sommo Poeta e al suo Amore, Beatrice, i cui occhi sono guida e destino della poesia e della scoperta di Dio.
Puntata 2:
clicca qui. -
Vita Nova: l'amore per Beatrice. Seconda puntata della sfida che si è scelto Franco Nembrini: portare Dante in tv, senza essere Benigni, senza essere un accademico, ma semplicemente un professore di lettere, in grado però di incollare allo schermo. Perchè Dante parla di noi, perché parla dell’uomo all’uomo, del suo desiderio di verità, bene, bellezza. Che solo in Dio trovano compimento. Questa è la lotta, questo il cammino. Davvero giubilare, come fu per dante nel primo Giubileo della storia, così anche oggi: la Divina Commedia è il poema della misericordia, il vero annuncio del cristianesimo. In questa seconda tappa Nembrini accosta i versi della Vita Nova: l’amore cortese, certo, l’origine della lingua, ma soprattutto l’anticipo della Commedia, perchè senza la ferita della morte di Beatrice il Poema non sarebbe nato. Programma in 34 puntate che porta a compimento la sperimentazione fatta lo scorso anno con il ciclo breve “El Dante”, e che (a 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta) propone un approfondimento culturale sulla misericordia, tema cardine del Giubileo Straordinario che si è aperto l’8 dicembre. Insieme a Nembrini, in studio, una platea di giovani che, attraverso le domande, cercano di capire meglio la vita e le opere del Poeta subìto svogliatamente da milioni di alunni sui banchi di scuola. Le risposte, oltre che dal professore, arrivano anche attraverso i dipinti appositamente realizzati da Gabriele Dell’Otto, fumettista e illustratore della Marvel. Al centro dello studio, ideato e allestito come cantiere, come spazio di costruzione dell’umano, prende forma, di canto in canto, di settimana in settimana, una statua dedicata al Sommo Poeta e al suo Amore, Beatrice, i cui occhi sono guida e destino della poesia e della scoperta di Dio. (Vista 2/2/2024)
Puntata 3:
clicca qui. -
Vita Nova: la memoria e il desiderio.
Terza tappa di Nel mezzo del Cammin, all’inseguimento di Dante e Virgilio nel loro percorso verso il bene, la salvezza e la felicità. In questa puntata ci si addentrerà nel testo della Vita Nova, nel racconto di quella straordinaria avventura che è l’amore di Dante per Beatrice. La Vita Nova infatti, l’incontro con Beatrice e la sua morte inaspettata e fatale, è per Franco Nembrini l’origine della Divina Commedia. Saranno tre le parole che segneranno lo svolgimento della puntata, tre termini che reggono l’impianto della Divina Commedia e segnano profondamente la nostra idea di Uomo. La prima, la memoria: non a caso l’incipit della Vita Nova recita proprio le parole “in quella parte del libro della mia memoria”. La memoria è quella facoltà che aiuta il presente ripescando nel magazzino dei nostri ricordi: una musica, una poesia, un canto, che aggiunge ad ogni momento che passa un mattone alla nostra personalità. La seconda parola è desiderio: l’uomo è infatti desiderio, da de-sidera, cioè rapporto con le stelle, perciò la famosa chiusa delle tre cantiche con la parola “stelle”. Desiderio di felicità, rapporto con l’infinito e l’eterno, e perciò ricerca della Verità, dell’infinito e della bellezza. La terza è infine amicizia: nei racconti di Dante veniva espresso un forte sentimento di amicizia, vero, profondo, che oggi non riusciamo a ricordare o a mettere in pratica. Al contrario in Dante l’amicizia non è una consonanza di interessi, ma un’idea fondata sul riconoscimento di una cosa grande vissuta insieme, per cui “vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse ‘l disio”.
Puntata 4:
clicca qui. -
Vita Nova: la morte di Beatrice.La Vita Nova è un'insieme di pensieri che poi trovano la loro completa realizzazione nella Divina Commedia. Non perde di vista ciò che gli accade e cosa pensa possa voler dire quello che gli accade. Beatrice non solo potenzia ciò che c'è di nobile nell'uomo, ma anche, se non c'è, lo fa comparire.
Purgatorio:
Puntata 5: clicca qui. - Inferno I: la selva oscura.
Puntata 6: clicca qui. - Inferno II: l'incontro con Virgilio.
Puntata 7: clicca qui. - Inferno III: la porta dell'Inferno.
Puntata 8: clicca qui. - Inferno III: gli Ignavi e Caronte.
Puntata 9: clicca qui. - Il limbo
Puntata 10: clicca qui. - Inferno V: Paolo e Francesca.
Puntata 11: clicca qui. - Inferno X: gli eretici.
"Il perder tempo a chi più sa, più spiace". Che cosa ha in odio il cielo del nostro mal operare? Il fatto che la nostra adesione al male, fa del male, arrocca danno, ferisce, turba, addirittura fino a condurre a morte altri. Questo il cielo non lo riesce a sopportare. O con la forza, i violenti, o con la frode, i fraudolenti, agiscono questo male. A Dio, a sé, al prossimo si fa del male. Per imbrogliare un altro, in tutte le forme in cui si può imbrogliare l'altro, l'uomo ci deve mettere la ragione, lo fa consapevolmente. Frode è dell'uomo proprio male. E' una caratteristica dell'uomo. L'animale non lo può fare. L'uomo usa la ragione per fare il male, mentre dovrebbe essere usata per aiutare sé e gli altri uomini, i fratelli. Se l'Inferno poi è la vita, questa distinzione vale per il modo in cui noi trattiamo noi stessi, le cose e gli altri. C'è un modo di fare il male che implica proprio la volontà. E' quello che il Catechismo dice lì dove afferma che per fare un peccato mortale ci vuole la materia grave, ma anche piena vertenza e deliberato consenso. Cioè bisogna mettere in moto tutti se stessi per fare il male. Ci vuole l'uso della ragione, della libertà, delle facoltà che invece ci sarebbero date per agire il bene (13:00). Virgilio ricorda a Dante che Aristotele nell'Etica Nicomachea divide il male in tre categorie: incontinenza, malizia e violenza. "E come incontinenza, men Dio offende e men biasimo accatta". Non temete la debolezza, siamo nati deboli, evitiamo piuttosto quello che può fare male ad altri (20:00)
Puntata 12: clicca qui. - Inferno XXVI: Ulisse.
Puntata 13: clicca qui. - Inferno XXXIII
Puntata 14: clicca qui. - L'uscita di Dante e Virgilio dall'Inferno.
Purgatorio:
Puntata 15: clicca qui. - Purgatorio I.
Puntata 16: clicca qui. - Purgatorio.
Puntata 17: clicca qui. - A metà del cammino.
Puntata 18: clicca qui. - Purgatorio XVI.
Puntata 19: clicca qui. - Parentesi sulla struttura simbolica della Commedia.
Puntata 20: clicca qui. - Purgatorio XVI.
Puntata 21: clicca qui. - La porta per accedere al Paradiso.
Puntata 22: clicca qui. - Purgatorio XXVII.
Puntata 23: clicca qui. Canto XXX: incontro fra Dante e Beatrice.
Puntata 24: clicca qui. Ultima tappa del Purgatorio.
Paradiso:
Puntata 25: clicca qui. Prima puntata del Paradiso.
Puntata 26: clicca qui. Paradiso I.
Puntata 27: clicca qui. Paradiso III.
Puntata 28: clicca qui. Paradiso XI.
Puntata 29: clicca qui. Paradiso XI e XIV.
Fin dove arriva la Misericordia? Con Nel Mezzo del Cammin insieme a Franco Nembrini arriviamo a scoprirlo attraverso il canto 11° e il 14° del Paradiso, nei quali con Dante e Beatrice terminiamo l’incontro con San Francesco e ci ritroviamo a conoscere il sapiente Salomone. Il Santo di Assisi è segno vivente dell’amore di Dio fattosi carne, fino alle stimmate. Questo segno di dolore non è la ricerca di una salvifica sofferenza, ma è manifestazione di unità con la Misericordia di Dio che ci rende capaci di oltrepassare i confini della distanza dalle cose, dell’inimicizia incolmabile con le persone, anche quando il nemico diventa il proprio coniuge, il fratello, l’amico o i propri figli. Avvicinandoci a Dio, come ha sperimentato Dante nel suo viaggio, Nembrini ci mostra che la gioia di stare vicini all’origine dell’amore ci rende possibile tutto, fino a rendere perdonabile quel che umanamente non lo è, ad amare chi non è amabile. Francesco con la sua povertà riconosce la propria fragilità e che tutto è dono: qui è la chiave della vera povertà, spesso confusa con la miseria. “Il mendicante è il protagonista della Storia – dice Don Giussani- Cristo mendicante del cuore dell’uomo e il cuore dell’uomo mendicante di Cristo.” Solo così anche con un semplice nostro sguardo sapremo comunicare all’altro la Misericordia.
Nembrini legge: "Lettera ad un ministro" (
clicca qui per leggere il testo), una lettera che san Francesco scrive ad un frate che gli aveva chiesto il permesso di andare a fare l'eremita. Le cose che sono di ostacolo anche nell'amare il Signore, così come le persone, sono da ritenere come una grazia. (Vista il 2/2/2024).
Potrebbe sembraci così che l’amore di Dio riguardi solo i fatti spirituali, ma in realtà raggiunge l’interezza dell’uomo. A dircelo nel 14° canto è Salomone che ricorda a Dante il mistero dell’incarnazione. Infatti nell’avvicinarsi a Dio, i personaggi non diventano qualcosa di indistinto, ma il corpo diviene sempre più luminoso e pure gli occhi si abituano a goderne dello splendore, senza soffrirne. L’amore di Dio ci salva totalmente, non solo una parte di noi: possiamo sperare che lassù potremmo riconoscerci con chi ha condiviso con noi la nostra vita, i nostri amici e i nostri affetti. Passata la festività dei Morti, questo ci ridona la speranza con una concretezza che solo Dante ha saputo trasmettere.
Puntata 30: clicca qui. Paradiso XV e XVI.
Puntata 31: clicca qui. Paradiso XIX e XX...
Puntata 32: clicca qui. Paradiso XXIV e...
Puntata 33: clicca qui. Paradiso XXXIII.
Puntata 34: clicca qui. Il Paradiso.
Per scrivere un commento sotto il post basta cliccare sulla scritta Posta un commento (da smartphone o tablet) o sul simbolo della lettera (da pc). Se firmi il commento saprò chi sei. Se scriverai il tuo indirizzo email ti potrò rispondere. I commenti impiegano qualche giorno ad essere pubblicati sotto il post. Per scrivermi in privato: andreapiola@yahoo.it.
Nessun commento:
Posta un commento