Escursione con bellissimi e vari panorami, tecnicamente facile. Condizioni meteo buone. Siamo partiti da Campo Felice e siamo riusciti a raggiungere la vetta del Monte Cefalone agevolmente, dopo aver attraversato un bosco di faggi e godendo dell'affaccio sull'Altopiano delle Rocche all'altezza di Rocca di Mezzo. Arrivati in vetta al Cefalone ci siamo affacciati su Campo Felice. Siamo nuovamente scesi di quota fino alla Sella delle Sette Acque e poi di nuovo in salita per arrivare sulla vetta del Monte Ocre. Da metà salita, abbiamo potuto affacciarci sulla piana de L'Aquila. Arrivati in vetta abbiamo pranzato. Poi seguendo le creste siamo arrivati alla vetta del Monte Cagno con affaccio sull'Altopiano delle Rocche. Di qui, abbiamo iniziato la discesa e abbiamo chiuso l'anello poco prima di rientrare nel bosco.
Partecipanti:
Una decina di camminatori, molti dei quali appartenenti al CAI di Palestrina.
Dati del GPS:
Distanza: 16 km, Difficoltà: E (per la terminologia CAI). Altitudine massima: 2.208 mt, Altitudine minima ..., Dislivello positivo: circa 920 mt, Tempo in movimento: ... minuti, Tempo totale: 7 h.
Attrezzatura:
Abbigliamento per trekking su neve. Ramponi (mai usati vista la scarsità di neve).
Avvicinamento:
Ore 07:15 partenza da Roma. Ore 08:45 arrivo a Campo Felice (AQ) nel parcheggio delle piste da sci in prossimità della galleria per Rocca di Cambio.
Trekking:
Ore 09:00 - Partenza da Campo Felice vicino all'inizio della galleria per Rocca di Cambio. Siamo arrivati a Sella di Forca Miccia (1720 mt) (dove Mattia si è temporaneamente separato dal gruppo per salire una vetta in solitaria e per poi ricongiungersi al gruppo). Tratto nel Bosco.
Ore 10:44 - Affaccio dalla cresta del Monte Cefalone su Campo Felice.
Ore 11:15 - Cima del Monte Cefalone (2142 mt).
Ore 11:30 - Ripartiamo per il Monte Ocre. Scendiamo un pochino fino alla Sella di Sette Acque (2006 mt) poi iniziare la salita a metà della quale iniziamo ad affacciarci sulla piana de L'Aquila. Saliamo per creste. Cima Tre Balze (2206 mt).
Ore 12:45 - Arriviamo alla croce di vetta del Monte Ocre (2209 mt). Le condizioni meteo sono eccezionali e si gode della vista di tutti i gruppi montuosi della catena del Gran Sasso. Ma anche del Terminillo, dei Simbruini con il Monte Vettore, e, a sud, della vetta innevata del Monte Velino. Pranzo, facciamo le foto.
Ore 13:30 - Partiamo per arrivare, attraverso le creste alla cima del Monte Cagno (2153 mt). Sotto di noi, vedo Fonteavignone che si avvicina sempre un pochino di più. Poi anche i paesini di Ocre e di San Martino.
Ore 14:15 - Croce di vetta del Monte Cagno (2153 mt). Poche foto all'altopiano delle Rocche con dietro il Sirente e ancora più in fondo la Maiella. E a Fonteavignone, il mio paesino adottivo.
Ore 14:20 - Iniziamo la discesa. Chiudiamo l'anello del mattino presso il Fosso Cannavino. Ritorniamo a Forcamiccia.
Ore 16:30 - Arriviamo alla macchina a Campo Felice.
(Ringrazio Francesco che mi ha fornito i dati per ricostruire il percorso e per le preziose e corrette indicazioni sui nomi dei monti ammirati e fotografati).
Lezioni apprese:
1- Che ho fatto bene a portare i toast con il miele (4) e solo un panino salato da mangiare in vetta.
2- Che 2,5 litri di acqua vanno bene.
3- Che la macchina fotografica, ridotta al minimo, senza custodia e due batterie pesa 1,5 kg (meglio che 2,7 kg).
4- Che con la calzamaglia, sotto i pantaloni, a queste temperature, è troppo e ho avuto molto caldo.
5- Le nuove scarpe acquistate e usate tre volte mi fanno male al piede sinistro.
Dati GPS:
Foto della giornata:
Le foto possono essere ingrandite cliccandoci sopra (su pc, dove possono anche essere viste in sequenza più agevolmente) o digitando sopra su smartphone (una per una).
Le foto sono soggette a copyright.
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2024, 3 febbraio - Altopiano delle Rocche visto da poco sopra Forca Miccia. |
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2024, 3 febbraio - Rocca di Mezzo. |
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2024, 3 febbraio - Mattia in solitaria sulla cresta. |
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2024, 3 febbraio - Mattia arrivato in vetta. |
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2024, 3 febbraio - Altopiano delle Rocche visto dalla cresta del Monte Cefalone. |
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2024, 3 febbraio - Dalla cresta del Monte Cefalone, affaccio su Campo Felice. |
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2024, 3 febbraio - Dalla cresta del Monte Cefalone, dettagli di Campo Felice. |
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2024, 3 febbraio - Il gruppo cammina sulla cresta del Monte Cefalone in direzione della vetta. |
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2024, 3 febbraio - Dal Monte Cefalone, dietro il Monte Ocre, si intravede il monte Prena, quasi al centro, e il Monte Camicia a destra. |
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2024, 3 febbraio - Stessa foto della precedente. |
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2024, 3 febbraio - Vetta del Monte Cefalone. |
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2024, 3 febbraio -Veduta dal Monte Cefalone. |
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2024, 3 febbraio - In lontananza si vede il Monte Terminillo. |
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2024, 3 febbraio - Sella delle Sette Acque. |
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2024, 3 febbraio - Affaccio dal Monte Ocre sulla valle de L'Aquila. |
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2024, 3 febbraio - Il Monte Sirente, dal Monte Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Panoramica: da sinistra Pizzo del Diavolo, Monte Vettore, Pizzo di Sevo sui Monti della Laga. |
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2024, 3 febbraio - Il paesino di Fonteavignone dal Monte Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Il mare Adriatico e la costa abruzzese in lontananza. |
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2024, 3 febbraio - Dal Monte Ocre guardando la Maiella |
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2024, 3 febbraio - Affaccio su una piccola ultima parte dell'altopiano delle Rocche e sulla valli vicine fino al Mare Adriatico. |
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2024, 3 febbraio - La vetta più bella dell'Appennino centrale. Un pezzo di Dolomiti nel centro dell'Italia. Il Gran Sasso. |
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2024, 3 febbraio - Creste del Monte Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Il paesino di San Martino d'Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Panoramica: da sinistra Pizzo del Diavolo, Monte Vettore, Pizzo di Sevo sui Monti della Laga. A destra, del massiccio del Gran Sasso. |
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2024, 3 febbraio - Altra panoramica del Gran Sasso con le foto a seguire. |
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2024, 3 febbraio - Foto presso la croce di vetta del Monte Ocre |
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2024, 3 febbraio - Targa presso la croce di vetta del Monte Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Cima del Monte Velino. |
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2024, 3 febbraio - Francesco, Caterina e Loretta presso la croce di vetta del Monte Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Fonteavignone e il complesso dei Cerri presso Rocca di Cambio, visti dal Monte Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Veduta del canalone che arriva alla croce di vetta del Monte Ocre dal lato di Ocre. |
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2024, 3 febbraio - Monte Terminillo. |
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2024, 3 febbraio - Pizzo del Diavolo, Monte Vettore sui Sibillini, Pizzo di Sevo sui Monti della Laga. Poi in questa foto e nelle successive, le singole cime dei monti del Gran Sasso a partire da est verso ovest. |
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2024, 3 febbraio - Pizzo Cefalone. |
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2024, 3 febbraio - Monte Prena. |
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2024, 3 febbraio - A destra, il Monte Prena, a sinistra, il Monte Camicia. |
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2024, 3 febbraio - A sinistra, il Monte Camicia. |
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2024, 3 febbraio - Altra panoramica |
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2024, 3 febbraio - Croce di vetta del Monte Ocre, io. |
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2024, 3 febbraio - Caterina con dietro il Gran Sasso (foto di Francesco). |
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2024, 3 febbraio - Francesco presso la croce di vetta del Monte Ocre. |
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2024, 3 febbraio - La vetta del Monte Velino vista dal Monte Ocre.
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2024, 3 febbraio - La croce di vetta del Monte Ocre e panoramiche .
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2024, 3 febbraio - Altopiano delle Rocche. Terranera in basso e dietro il massiccio della Maiella. |
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2024, 3 febbraio - Creste tra il Monte Ocre e il Monte Cagno. |
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2024, 3 febbraio - Marcello in cammino tra il Monte Ocre e il Monte Cagno. |
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2024, 3 febbraio - Dettagli di Fonteavignone dall'alto. |
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2024, 3 febbraio - La croce di vetta del Monte Cagno. |
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2024, 3 febbraio - La croce di vetta del Monte Cagno.
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2024, 3 febbraio - Monte Cagno (2153 mt). In basso, il paesino di Terranera e, in fondo, la Maiella, con la sua cima più alta, il Monte Amaro a 2793 mt. |
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2024, 3 febbraio - La croce di vetta del Monte Cagno.
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2024, 3 febbraio - Il mare Adriatico in lontananza. |
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2024, 3 febbraio - Terranera. |
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2024, 3 febbraio - Una volta scesi più in basso, Rocca di Mezzo con dietro il Monte Sirente. |
Storie:
Il parroco del paesino di Terranera era un prete a cui ho voluto bene. Si chiamava don Mario. Era particolare don Mario. Io avevo sette anni. Lui ne avrà avuti sessantacinque. D'estate, tutti i pomeriggi con la sua Talbot Rossa faceva il giro dei tre paesi Terranera, San Martino, e Fonteavignone per dire, in ogni paese, la messa. Arrivava a Fonteavignone suonando il clacson. Sempre rapido, sempre allegro. Due parole di corsa e di scherzo con noi bambini. Il clacson della Talbot rossa per noi bambini era il segnale. Correvamo al campanile a suonare le campane, appendendoci a quelle due corde lunghissime che sembravano cadere direttamente dal cielo. Alcune signore uscivano di casa per arrivare in chiesa. A turno facevano i chierichetti. La messa durava, credo, quindici minuti per esagerare. Già non capivamo niente della messa. Poi, di quella messa rapidissima, capivamo ancora meno. Alla fine della messa don Mario si fumava una sigaretta sulla panchina del piazzale della chiesa e scherzava con tutti noi e ripartiva per altre avventure. E noi eravamo contentissimi.
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