venerdì 13 maggio 2022

Terra Santa - 13/05/2022 - Quarto giorno

Il diario è fatto proprio per fare memoria del pellegrinaggio. Riporto appunti di riflessioni personali, di spiegazioni e di omelie ascoltate. Gli appunti non sono stati rivisti da don Vito, potrebbero essere non esattamente fedeli a quanto detto da lui. Parlatene con lui. Io sono un povero pellegrino che cerca di conoscere meglio il Signore e di stare con lui. Resto a disposizione di rimozione di foto su richiesta degli aventi diritto. 

Sommario: Partenza da Betlemme - Cesarea Marittima - Monte Carmelo - Akko - Arrivo a Nazaret

Il programma di oggi è stato totalmente modificato nei precedenti due giorni in seguito ai disordini scoppiati a Jenin e nella Samaria, che sarebbe stata la meta di oggi e che purtroppo per prudenza abbiamo deciso di non visitare visti i tragici eventi avvenuti nei giorni scorsi.

07:30 - Partenza per Cesarea marittima. Lodi sul pullman.

Riflessione di don Vito:

Un cristiano è una persona allegra, se non è allegra non lo convince. Stiamo facendo un pellegrinaggio, ma è la vita che è di fatto un pellegrinaggio che ha come meta il cielo. Fra cento anni noi che stiamo sul pullman non ci saremo più. Saremo morti. Forse anche di meno di cento anni. Spesso lui andando a trovare gli anziani ammalati nelle case sente i loro racconti e molti gli dicono che nessuno va a trovarli a casa. Magari nemmeno i figli. A volte è così, a volte no. 


10:00 - Cesarea marittima -

Cesarea incominciò ad acquistare importanza sempre maggiore dopo l'occupazione romana ( 63 a. C.). Conquistata da Pompeo fu donata da Augusto a Erode che la chiamò appunto Cesarea, la dotò di splendidi palazzi, di mura e di un porto artificiale che Giuseppe Flavio in Guerra Giudaica definisce più grande del Pireo. 

Ci sediamo sulle gradinate del teatro, voluto da Erode il grande, e leggiamo le pagine degli Atti degli apostoli che sono ambientate a Cesarea. Ne riporto alcuni. 

Atti 8,40s - Il primo annuncio cristiano portato dal diacono Filippo

Atti 10,1s - La conversione del centurione Cornelio, battezzato da Pietro, segno una tappa importante nelle sviluppo della chiesa degli apostoli: " In verità sto rendendomi conto, dice S. Pietro, che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giusticia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto". L'annuncio cristiano usciva così dagli angusti confini del giudaismo per aprirsi a tutto il mondo. 

Atti 18,22 - Il porto di cesarea fu l'ultima tappa del suo secondo e terzo viaggio missionario. Da qui, salì a Gerusalemme dove fu arrestato sotto l'accusa di eresia. Nella Città santa, alcuni dei Giudei, avevamo fiurato che non avrebbero più preso cibo finche non avessero ucciso l'eretico. Paolo, avvertito dal figlio di una sua sorella, come cittadino romano, venne inviato sotto scorta a Cesarea dove rimase 2 anni, in attesa del processo fino al suo appello al tribunale di Cesare. Da qui fu imbarcato alla vota di Roma.


Riflessioni di DV:

- Papa Francesco dice sempre "Non giudicare!" In effetti spesso giudichiamo, ma non sappiamo cosa ci sia dentro il cuore dell'altra persona. Spesso però molti cristiani giudicano o non capiscono quello che dice Papa Francesco. 

- Il vangelo è una salvezza, non è un peso. Se uno non lo capisce o non lo conosce, non può essere imposto. Piuttosto è un invito per noi a cercare di aiutare chi non lo conosce. 

- Qualcuno spesso chiede a don Vito: " ... ma quello si comporta male, io vorrei correggerlo!". Don Vito. " Ma tu lo ami?" Risposta: " No". " E allora non puoi correggerlo perché rischi solo che sembri un ulteriore condanna o un attacco". 










Partenza per il monte Carmelo. Rosario in pullman.

11:30 Arrivo al convento del Carmelo e corsa rapida alla chiesa attuale che stava per chiudere. La parte inferiore della chiesa custodisce la "grotta di Elia". L'altare è ricavato direttamente dalla roccia, dice la leggenda che servisse da giaciglio al profeta stesso. Qui si ricorda l'episodio di Elia che vide sul lontano orizzonte del mare il segno che poneva termine al castigo della lunga siccità. 






Testo ricordato: 1 Re 18, 42-46
42Acab andò a mangiare e a bere. Elia salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia. 43Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c'è nulla!». Elia disse: «Tornaci ancora per sette volte». 44La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d'uomo, sale dal mare». Elia gli disse: «Va' a dire ad Acab: «Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!»». 45D'un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. 46La mano del Signore fu sopra Elia, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl.


11:40 - Messa in un locale del convento "Stella Maris"

Vangelo: Giovanni 19, 25-29 
25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.


Riflessioni di don Vito: 

- Gesù dolorante, trafitto, sulla croce, si guarda intorno e pensa ancora a fare del bene a chi ha intorno e affida la madre a Giovanni e alla madre, a Maria dice che le affida Giovanni. Giovanni siamo tutti noi che siamo stati affidati dal Gesù sulla croce a Maria. Gesù sulla croce non ci ha dato solo il sangue, il corpo, i vestiti, ma ci ha dato anche Maria.

- Maria è stata la donna della fede perché ha creduto che potesse nascere da lei un figlio senza che conoscesse uomo.

- Gesù di fatto essendo Dio sarebbe già sufficiente alla nostra salvezza, ma ci ha voluto dare un aiuto affidandoci a Maria.

- Elia è un debole da una parte, ma dall'altra anche un uomo di ferro perché nel clima di politeismo voluto da Gezabela, la moglie fenicia del re Acab, alza la voce dicendo che questo era sbagliato. E resta solo. 

- Vi era una siccità che durava da tanto proprio come risposta di Dio al politeismo del popolo di Israele. Il popolo si rivolge a lui  e lui risponde: " Tranquilli il Signore esaudirà le nostre preghiere".  E quando appare all'orizzonte dopo anni una nuvoletta grande quanto la mano di un uomo, una cosa insignificante, lui capisce subito che quella nuvoletta interromperà la siccità. Quella nuvoletta è l'immagine di Maria. Una donna umile, quasi insignificante, che permette a Dio di salvare il mondo. 

- Da Elia nasce la spiritualità carmelitana per la quale è molto importante la figura di Maria. 

- La preghiera di Teresa di Lisieux: nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta. 
Così di fronte alle tante sfide della vita. Per esempio la solitudine. Se hai Dio basta, se non hai Dio vai al manicomio. 

- Elia braccato dai suoi nemici ad un certo punto si butta con la faccia a terra nella sabbia e dice: " Voglio morire!". Non so se vi è mai successo. E Dio gli dice: " Non ti preoccupare vai avanti!". I tuoi figli non ti amano? Dio ti dice: "Non ti preoccupare vai avanti!". Sei rimasto solo?  Dio ti dice: "Non ti preoccupare vai avanti!".  Sei scoraggiato? Dio ti dice: "Non ti preoccupare vai avanti!". Anche uno rimasto solo può fare tanto bene.









 

Punto panoramico sulla baia di Haifa 





14:00 Pranzo al volo in Akko


sempre vari assaggino di salse, Humus, olive, sedano, barbabietola, carne di pollo e un intruglio da bere: acqua fresca, limone con aggiunta credo di limonata, zucchero e foglie di menta.

15:00 visita alla cittadella fortificata di Akko 

La prosperità di Akko fu sempre legata alla sua felice posizione geografica: un porto naturale e ben riparato, luogo di arrivo di tutte le grandi carovaniere, del nord, dell'oriente e dell'Egitto. Lo stesso motivo fece della città l'ambito bersaglio di tutti gli invasori provenienti dal mare. 
 Nel 1099 conquistata Gerusalemme, i crociati si preoccuparono di avere la sicurezza dei porti. Nel 1104 il primo re di Gerusalemme Baldovino I, con l'aiuto di navi genovesi, conquisto Akko che bene presto divenne il porto più importante della Palestina. Akko dopo la sconfitta dei crociati ad opera di Saladino presso il corni di Hattin nel 1191 continuò ad essere per un secolo la capitale del regno crociato al posto di Gerusalemme non più riconquistata. 

Abbiamo visitato la città fortificata sotterranea e un rapidissimo giro per la città in cerca dell'entrata di un tunnel crociato che porta direttamente al mare.  Non lo abbiamo trovato. 

















18:00 Arriviamo a Casanova a Nazareth.

18:30-19:30 ci incontriamo per sentire il programma dei prossimi giorni e stare un pò insieme.




19:30-20:30 Cena

20:30 In stanza a sintetizzare la giornata per condividerla con voi. 

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