lunedì 17 novembre 2014

Lettera di Machiavelli a Francesco Vettori - Il senso dello studio degli scrittori e dei poeti. Come nasce la Divina Commedia

"Venuta la sera, ritorno a casa ed entro nel mio studio, e sull’uscio mi spoglio di quella veste quotidiana e plebea, piena di fango e di melma, e mi vesto con panni reali e curiali (nobili); e rivestito decentemente entro nelle antiche corti degli antichi uomini, nelle quali, ricevuto amorevolmente da loro, mi nutro di quel cibo, il solo che fa per me e per il quale io son nato; e in quelle corti non mi vergogno di parlare con essi e chiedere la ragione delle loro azioni; e quelli, per la loro umanità, mi rispondono; e per quattro ore non sento alcuna noia; dimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi turba la morte: tutto son preso da quegli incontri". 

Lettera di Machiavelli a Francesco Vettori


Per entrare nel merito della Divina Commedia, Franco Nembrini spiega intanto che la bellezza di questi autori, Dante, Manzoni, Leopardi é che puoi porre loro delle domande ed essi ti rispondono.

Il desiderio gigantesco di Dante, desiderio a cui è richiamato da tutta la realtà, è quello di sentire le cose nel modo giusto, di capire le cose. Guardando lo spettacolo che è il mondo si chiede: ma chi è che fa tutte queste cose per me? Che cosa è l'Essere che fa essere le cose?

Ha una domanda che sente con la stessa urgenza. Una ragazza che ha adocchiato da diversi anni. Ha questo sogno, ma non glielo ha mai  detto. Ha questo presentimento che la vita, con quella ragazza lì forse sarebbe un'altra cosa. La vita con quella ragazza lì forse sarebbe salva. Cioè al massimo.

Poi il desiderio di sentire utile per sé e per il mondo quello che si vive. La propria vita.
Un ragazzo della classe 1265 che va in giro per Firenze e che gli viene naturale sentirsi così.
Pieno di interesse su Dio, su chi fa le cose, pieno di un desiderio per quella ragazza e pieno del desiderio che la vita non passi per niente, senza un significato.

Questi tre desideri sono Dante stesso.

Immaginate che un giorno, un po' distrattamente, sta andando a trovare gli amici, gira un angolo e improvvisamente c'è lei, con un paio di amici che gli viene incontro. Lui è un po' timoroso, non c'è uno straccio di via dove scantonare, sui si attacca al muro abbassa la testa, non sa più cosa pensare, gli viene un po' di tachicardia, comincia  a sudare e lei arriva...




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