venerdì 14 novembre 2014

Signore, dammi un'ala di riserva - Don Tonino Bello

"Voglio ringraziarti Signore, per il dono della vita;
ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza, oso sperare, Signore,
che anche Tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta:
forse per farmi capire che anche Tu
non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
perché io fossi il tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con Te in volo.
Perché vivere non è " trascinare la vita",
non è strapparla, non è rosicchiarla.
Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano,
all'ebrezza del vento.
Vivere è assaporare l'avventura della libertà.
Vivere è stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te, Signore!.
E poi non basta volare con Te, Signore.
Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello e la sorella,
miei compagni di viaggio, e di aiutarli a volare.
Non farmi più passare indifferente vicino a tutti coloro
che sono rimasti con la loro ala,
l'unica ala, inesorabilmente impigliata
nella rete della miseria e della solitudine
 e si sono ormai persuasi di non essere degni di volare con Te.
Specialmente per loro, Signore, dammi un'ala di riserva
e insegnami a librarmi involo con Te,
in alto nell'ebrezza del vento,
Tuo compagno di volo"

T. Bello, Signore, dammi un'ala di riserva, Milano 2001, 11.

Si rimane a disposizione per l'immediata rimozione del testo qualora richiesto da chiunque degli aventi diritto.

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